Si inaugura a Roma presso la Galleria Arte Roma Design la mostra di arte contemporanea “Arte e Parole”, esposizione collettiva di arte contemporanea a cura di Sonia Mazzolli e Lorenzo Salinetti. Tra gli artisti Angela Consoli, unica pugliese ad esporre. Con lei altri artisti per una mostra che è visitabile dal 23 ottobre 2021 al 12 novembre 2021. Nell’occasione Angela Consoli esporrà la sua opera dal titolo “A che gioco giochiamo”, realizzata in periodo di isolamento a causa del Covid -19.
“A che gioco giochiamo” è il titolo e la chiave di lettura di quest’opera -riferisce la Consoli. Per realizzarla è occorso quasi un anno, non tanto per la difficoltà nell’esecuzione materiale, quanto per la complessità dovuta alla natura stessa dell’opera e al primo periodo di isolamento causato dall’ epidemia da Covid-19.L’opera è composta da sei ritratti realizzati su porte o finestre di legno recuperate in diversi momenti.L’idea mi è venuta guardando due piccole finestre che avevo trovato durante alcune delle mie passeggiate in cerca di pezzi interessanti su cui lavorare. Le dimensioni contenute, i colori e una serie di caratteristiche le rendevano adatte all’esecuzione di ritratti. Ho pensato che se ne avessi trovato altre, sarebbero state ideali per realizzare un lavoro “in serie”. Provando ad immaginare una possibile “composizione” mi sono convinta che sei piccole finestre, di dimensioni simili ma non uguali sarebbero state perfette. Immaginavo la parete bianca e, mentalmente, spostavo le finestre, una sopra, una sotto, prima vicine, poi lontane…insomma ho cominciato a “giocare”. Nello stesso periodo, una mia collega mi aveva chiesto di realizzare il bozzetto per la copertina di un libro che stava scrivendo e, mentre cercavo la collocazione spaziale più giusta per il suo nome sulla copertina, ho avuto l’intuizione giusta e l’opera ha iniziato a pendere forma. Ora che mi era tutto chiaro dovevo solo trovare le altre finestre (poco male: quelle che mi mancavano le ho trovate cercando nei mercatini, nei trulli abbandonati e davvero ovunque) e soprattutto altre cinque persone con un volto espressivo, abbastanza folli da capire ed accettare la mia proposta e soprattutto che si chiamassero come le pedine del gioco degli scacchi! (La mia collega si chiama Maria Pia Latorre.)La prima che ho interpellato è stata proprio Maria Pia che ha accettato con entusiasmo di “giocare” con me. Le ho scattato una serie di foto nel cortile posteriore della scuola dove insegno. Conservo come un dono prezioso le emozioni che quel giorno ha voluto condividere con me.Piena di entusiasmo ho iniziato a fare mente locale per cercare tra i miei amici o contatti le altre pedine e, contemporaneamente, i modelli per un’altra opera che avevo in mente già da qualche tempo. Purtroppo improvvisamente sono stata costretta ad interrompere la mia attività: l’epidemia da Covid19 ha letteralmente sconvolto la vita di tutti e, come tutti, mi sono ritrovata a vivere l’isolamento e tutte le conseguenze che lo stesso comportava. Dopo un primo periodo di smarrimento, con la voglia di non farmi sopraffare dagli eventi, ho deciso di portare a termine l’opera sfruttando la tecnologia. Trovare la seconda pedina non è stato difficile. Angela Regina è un’artista, fotografa e modella che già conoscevo e che avevo incontrato in più occasioni. Prima del lockdown le avevo già accennato che mi sarebbe piaciuto averla come modella per l’opera. La foto avrei dovuto fargliela io ma, date le circostanze, le ho chiesto se potevo utilizzare un suo autoscatto. Angela è stata molto disponibile e, essendo essa stessa un’artista, ha compreso subito il mio intento e mi ha permesso di impiegare una sua fotografia a mia scelta.Prima di contattare Sandra Pedone ci ho pensato a lungo. Molti anni fa io e Sandra lavoravamo per la stessa società, io a Bari e lei in provincia di Lecce. Abbiamo sempre avuto molta simpatia l’una per l’altra anche se ci siamo viste poche volte, tuttavia ho temuto che dopo tanti anni si fosse dimenticata di me e, soprattutto, non ricordavo se lei fosse a conoscenza della mia attività di artista. Non la sentivo da più di dieci anni e telefonarle in piena pandemia, spiegarle il senso dell’opera e del suo nome legato alla stessa, chiederle di farmi da modella, di inviarmi una sua foto in bianco e nero…ho pensato che le sarebbe sembrato quanto meno strano! Mi sono fatta coraggio e dopo averle illustrato il mio progetto, anche lei ha accettato di mettersi in gioco. Sandra è molto espressiva e non è stata difficile scegliere una tra le foto che aveva sul profilo Facebook. Grazie ad Antonio, un mio carissimo amico che mi ha fatto da tramite, ho incontrato, sempre virtualmente perché non l’ho mai incontrato personalmente, Fernando Re. Io non conoscevo alcuno che avesse quel cognome e le mie ricerche su internet non avevano avuto molta fortuna: non riuscivo a trovare nessuno che avesse un viso interessante e che si chiamasse Re. Ho provato poi a ricercare il cognome su Facebook e mi sono accorta che con un “Re” avevo un amico in comune. Ho telefonato ad Antonio, che mi conosce benissimo e a cui nessuna mia proposta poteva sembrare strana, gli ho chiesto di presentarmi a Fernando e di garantire sulla mia serietà e sanità di mente. Fernando è un docente, uno sportivo e una persona molto disponibile che ha accettato con entusiasmo di partecipare al gioco. Spero di conoscerlo presto anche di persona. A Maria Cavallo ci sono arrivata tramite Pina, una mia cara amica che gestisce una struttura ricettiva a Monopoli e che ha molte conoscenze. Le ho chiesto se mi poteva aiutare a trovare una persona che avesse questo cognome. A Pina è venuta subito in mente una ragazza che aveva conosciuto ad un matrimonio qualche anno addietro. Mi ha detto che l’avrebbe contattata e le avrebbe dato il mio numero. Con grande sorpresa ho scoperto che Maria già la conoscevo perché abbiamo frequentato l’Accademia di Belle Arti nello stesso periodo. Maria è entrata subito in sintonia con me e, col suo consenso, mi ha inviato degli scatti realizzati da un artista, attuale docente all’Accademia di Belle arti di Bari, Tommaso Lagattolla. Maria ha un viso bello ed intenso e le foto realizzate da Tommaso sono davvero espressive. Devo dire che ho avuto molta fortuna!!L’ultima pedina è stata la più difficile da trovare! Pur avendo individuato, attraverso le mie ricerche on line, alcune persone col nome giusto, nessuno mi convinceva più di tanto. Ho iniziato allora a cercare tra i contatti dei miei amici e, sin dal primo momento, una persona ha attirato la mia attenzione. Ho chiesto a una mia amica di farmi da tramite e ho raggiunto telefonicamente questa persona, spiegandole il motivo del mio interesse, l’idea da cui nasceva l’opera e il rapporto della stessa con il suo nome. Dopo questo primo “contatto” non sono più riuscita a sentirla e ho capito che non sarebbe stata la mia sesta pedina! Ho pensato più volte che la mia proposta le fosse sembrata strana o che, semplicemente, la timidezza l’avesse bloccata. Per qualche tempo ho continuato la mia ricerca senza grandi entusiasmi finché, cercando tra i contatti di una mia cara amica delle elementari, ho visto le foto di Alfieri Zullino! Perfetto: espressivo e col nome giusto! Ho chiamato Loredana, la mia amica, per spiegarle il senso dell’opera e chiederle di presentarmi a lui. Alfieri è un avvocato e all’inizio ho temuto che non avrebbe accettato questo “invito al gioco”, anche perché quando l’ho contattato gli ho chiesto di venire in campagna da me (eravamo già fuori dal periodo di isolamento), in modo da poterlo fotografare personalmente. Lui, divertito, ha accettato subito la proposta, dimostrandosi anche dal “vivo” una persona molto socievole, simpatica e fotogenica!Il nostro gioco si è concluso al termine di un set fotografico allestito per scattare anche alcune foto per l’altra opera che avevo in mente, in una splendida domenica di settembre”.
Angela Consoli
Nata a Locorotondo. Diplomata in Arte della Tessitura presso l’Istituto d’Arte di Monopoli e Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bari. Sviluppo la mia ricerca nella rivitalizzazione di oggetti in disuso come porte, persiane e pezzi di legno recuperati in luoghi abbandonati, masserie, trulli e spazi industriali. Recupero e reinvento in modo ironico e giocoso questi “contenitori di memoria” appartenuti, in passato, al quotidiano di qualcuno. Attraverso messaggi verbali, acrilici, fotografie, li rimetto in gioco. Mi occupo dell’organizzazione di eventi, mostre e performance. Numerose e differenti le esperienze in personali e collettive di pittura in Italia e all’estero. Vincitrice del bando “Esseri Urbani” 2021 e 2019. Tra gli ultimi Premi s: Premio “Stregarti Arte contemporanea 2018”; Premio Internazionale per l’Arte contemporanea “Limen 2017”; Premio “Periscopio sull’Arte contemporanea 2016; “Premio Sulmona 2016”.
Partecipo a Roma Art Week con l’opera “A che gioco giochiamo?” esposta alla mostra “Arte & Parole” presso la Galleria GARD Roma Arte e Design
Info:
Esposizione Collettiva di Arte Contemporanea
TITOLO: Arte & Parole
ARTISTI: Francesca Bianchi – Maya Brittain – Angela Consoli – Silvano Debernardi – Angela Esposito Sonia Mazzoli – Francesca Mollicone – Marisa Muzi – Alessio Piccinno – Federica Scoppa – Vincenza Spiridione
A CURA DI: Sonia Mazzoli Staff : Lorenzo Salinetti DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design – V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno codice entrata 9090) M Piramide INAUGURAZIONE: Sabato 23 Ottobre – dalle 17.30 alle 21.00 DURATA : Dal 23 Ottobre al 12 Novembre 2021 ORARI: Dalle 16.30 alle 19.30 – dal lunedì – al venerdì – ( visitabile solo su appuntamento “ WhatsApp o Sms”) INGRESSO: libero – Info e Prenotazioni+39 340.3884778 – Infomail: soniagard@gmail.com
La Galleria GARD presenta da sabato 23 ottobre la XII° edizione della mostra ARTE & PAROLE , esposizione collettiva di Arte Contemporanea, inserita nel RAW – Rome Art Week 2021, è una delle mostre che la Galleria Gard propone a cadenza annuale, il padrino del progetto era Remo Remotti ( attore, poeta e artista Romano ) , dopo la sua scomparsa è stato deciso di dedicare a lui le edizioni a venire. Parte della serata inaugurale verrà dedicata alla parola. Undici sono gli artisti selezionati , diversi per stile, linguaggi e tecniche usate, l’obbiettivo è creare un’esposizione ricca di generi artistici che rende omaggio alla parola creando una con-fusione tra comunicazione verbale e visiva, il comune denominatore delle opere in esposizione è l’unione dell’opera con la parola, intesa non solo come parola reale, ma come verso, poesia, a volte immaginaria, collegata inconsciamente all’opera stessa.
La serata di apertura sarà accompagnata da : Video Performance Experience “ Impronte di Normalità 2021 “ – di Francesca Mollicone– dalle 17,30 alle 21,00 Presentazione del Romanzo “ Se è Amore. L’antefatto “ di Vincenza Spiridione a cura di Monica Zarelli di Lettori Virali – ore 18,00
Alle ore 16.30 di sabato 23 ottobre, in anteprima sull’apertura della mostra, i ragazzi del gruppo Autonomia “la vita è bella” visiteranno la mostra, guidati dalle educatrici Lucia De Rocco e Valentina Moruzzi, che operano nella Cooperativa Le 1000 e 1 notte che ha la finalità di integrazione sociale dei ragazzi speciali.
Cenni Storici – Galleria Arte Roma Design:
Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta.
Antonio Carbonara