Due importanti processi, per gravissimi episodi di estorsione ed usura, sono stati celebrati in questi giorni nei Tribunali di Bari e Trani. In particolare, innanzi al Tribunale in composizione Collegiale di Bari ha avuto inizio il complicatissimo processo scaturente dall’operazione della D.D.A di Bari denominata “Pandora” in cui, ascritto fra gli imputati, risulta il nome di Roberto de Blasio, vicepresidente immediatamente espulso, dell’Associazione antiracket presieduta da de Scisciolo.
Parte offesa per il gravissimo danno all’immagine, nonché costituita parte civile grazie al complesso e prezioso lavoro dell’Avv. Marco Di Bartolomeo, è stata l’associazione antiracket regionale, nonché, sempre con lo stesso difensore, la Federazione antiracket ed anti usura Nazionale, presieduta dal Dott. Tano Grasso.
Altro importante risultato, è stato in data odierna, il rinvio a giudizio, per l’ipotesi accusatoria di estorsione continuata, disposto dal Gup di Trani, nei confronti di un noto imprenditore Barlettano operante nel settore della fornitura di allestimenti per la ristorazione, ai danni di un esercente del settore, con rilevante danno pecuniario. Anche in tale vicenda processuale, l’antiracket Pugliese si è schierata senza timore accanto alla vittima, costituendosi parte civile con l’avv. Marco Di Bartolomeo.
Grande è la soddisfazione del Presidente de Scisciolo per i risultati ottenuti dal valente staff legale e per la costante vicinanza alle vittime di questi odiosi reati, che coraggiosamente decidono di denunciare.
Ufficio stampa antiracket Puglia
redazione