Le Associazioni e i Movimenti rilanciano l’appello in Sette Punti per fermare l’azzardo in Italia

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In vista della Conferenza Unificata Stato Regioni, di nuovo convocata per giovedì 22 giugno 2017 per il riordino di una parte dei giochi d’azzardo, le Associazioni, gli Enti della Comunità Ecclesiale e i Movimenti rinnovano ai rappresentanti delle Regioni e dei Comuni l’invito a recepire le misure indicate nei sette punti dell’appello inviato lo scorso 23 maggio.

 

 

Al Governo si chiede un dialogo franco, onesto e sincero negli obiettivi da perseguire e negli strumenti da utilizzare al fine di tutelare il bene comune e salvaguardare l’interesse pubblico.

Nell’architettura del provvedimento presentato dal Governo, invece, alla riduzione tecnologica dell’offerta dell’azzardo non corrisponde affatto la previsione della contrazione del consumo.

Proprio un taglio netto all’abuso di azzardo resta il nostro obiettivo principale. In questa cornice è richiesta la correttezza dell’interlocuzione con i rappresentanti dell’Esecutivo e del Parlamento, scevra da doppi sensi e obiettivi reconditi.

È inaccettabile, per esempio, che l’emendamento introdotto nella manovra correttiva finanziaria approvata alla Camera il 30 maggio, mentre fissa la riduzione del 34 % del numero di slot machine installate nei pubblici esercizi, adotti l’ambiguo vincolo che ciò avvenga “a introiti invariati”.

Se non si procede a identico taglio per le VLT nelle sale gioco la conseguenza potrà persino essere quella di aumentare il rendimento di tale seconda (e ancor più aggressiva) tipologia di macchine da gioco d’azzardo.  Anche per l’imposizione fiscale è necessaria una revisione, affinché siano eliminate inaccettabili franchigie delle quali beneficia il commercio dell’azzardo rispetto ad altre attività economiche.

La crescente critica che si leva nella società civile intorno a questa patologia anche di tipo sociale ed economico  ci induce a proseguire con determinazione nel dialogo, con la condivisione e l’unione delle forze.  Il problema non riguarda solo la figura del giocatore d’azzardo, ma l’insieme delle famiglie che subiscono passivamente le conseguenze della dipendenza da scommesse, slot machine, lotterie e invasione di sale da gioco. Peraltro è ancora troppo limitata l’offerta di presa in carico terapeutica da parte dei servizi sociosanitari.

Va inoltre sottolineato come l’appello in sette punti  sia perfettamente in linea anche la giurisprudenza delle magistrature superiori, compresa la Corte Costituzionale. Come ribadito da recenti sentenze la Consulta, i Tar e il Consiglio di Stato hanno rigettato molti ricorsi sia contro i regolamenti comunali e sia contro le leggi regionali intervenuti a contenere l’impatto del gioco d’azzardo sulle popolazioni e sui territori.

Le sottoscritte Associazioni, Enti e Movimenti confermano alla Conferenza Unificata Stato Regioni l’appello in 7 punti inderogabili, presentato in occasione della scorsa convocazione.

  1. Ogni intervento nel settore dell’azzardo deve mirare a ridurre non solo l’offerta ma anche il consumodi gioco d’azzardo.
  2. La pubblicitàal gioco d’azzardo va, quindi, rapidamente estinta in maniera assoluta con l’impegno a discutere in Aula e approvare i progetti di legge presentati in tal senso alle due Camere da oltre 200 parlamentari
  3. La giurisprudenza favorevole a Comuni e Regioni deve tradursi in un concreto, esplicito e incondizionato riconoscimento agli Enti locali di totale autonomia potestà regolamentare e legislativa in materia. L’ultima bozza governativa del 2 maggio è di fatto superata dalle successive pronunce dei giudici della Corte costituzionale e del Consiglio di Stato che confermano la imprescindibilità del contributo normativo e regolamentare in materia di contrasto all’azzardo di Regioni e Comuni.
  4. Le Aziende sanitarie devono dispiegare l’offerta di presa in carico terapeutico e predisporre la sorveglianza sanitaria su tutti i locali dove si esercita gioco d’azzardo, con divieto ovunque di consumo di alcolici e di fumo
  5. L’articolo 14 della legge antiusura va esteso rapidamente anche alle persone fisiche, a cominciare dalle vittime di usura connessa alla dipendenza da gioco d’azzardo
  6. Va stabilita unamoratoria integrale di ogni tipo e struttura di nuovi giochi d’azzardo.
  7. Per rendere efficace ogni azione di contrasto, vanno, infine, messi a disposizione di comuni, Asl, cittadini, ricercatori, i dati – scorporati per tipologia, provincia e città – dei flussi di denaro a oggi movimentati dall’azzardo.

Al Governo chiedono di essere aggiornate con largo anticipo sui testi delle norme che si intende inserire in  materia di azzardo, anche come emendamenti, nella Legge di stabilità 2018.

Mons. Alberto D’Urso

Consulta Nazionale Antiusura

Attilio Simeone

Cartello  “Insieme contro l’azzardo”

Francesco Marsico

Caritas Italiana

Don Armando Zappolini

Campagna Mettiamoci in gioco

Gianluigi De Palo

Forum Associazioni Familiari

Marco Dotti

Movimento No Slot

Carlo Cefaloni  

Movimento Slot Mob

Maurizio Fiasco

Consulta Nazionale Antiusura

Maurizio Avanzi

ALEA Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio

Daniela Capitanucci

AND – Azzardo e nuove dipendenze APS

Roberto Gontero

AGESC Associazioni genitori scuole cattoliche

 Antonio Russo

ACLI

Emma Ciccarelli

FORUM FAMIGLIE

Si afferma la disponibilità delle associazioni sottoscrittrici dell’appello ad un incontro urgente con i rappresentanti del Governo, delle Regioni e degli Enti locali.

Le proposte saranno illustrate mercoledì 21 giugno al Sottosegretario On. Pier Paolo Baretta da una delegazione delle Associazioni e Movimenti, guidata da  Mons. Alberto D’Urso.

fonte Ufficio Stampa Consulta Nazionale Antiusura

di Antonio Carbonara

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