“Le violenze di Genere, il triste fenomeno del femminicidio”. Si è tenuto a Casamassima, presso l’Università LUM Jean Monnet (corpo aule), giovedì 14 marzo 2019, il convegno promosso dall’associazione Universitaria “La Bussola”. Sono intervenuti: l’avv. Morena Martire, avvocato penalista Foro di Trani, il prof. Antonio Maria La Scala, avvocato penalista e presidente delle associazioni Penelope Italia Onlus e Gens Nova e Antonio Simonetti, sovrintendente capo della Polizia Stradale.
Il Femminicidio: un tema che continua a far cronaca per le numerose vittime, nonostante leggi e normative vigenti. Il convegno a Casamassima, che ha visto la presenza di molte donne e alle quali è stato offerto un fiore, è stata una occasione per individuare strategie di intervento e sensibilizzare l’opinione pubblica.
“E’ un fenomeno strettamente culturale quello del femminicidio – dichiara La Scala, solo attraverso un lavoro di prevenzione, di formazione e informazione, sarà possibile debellarlo o diminuirlo. Occorre denunciare e ci vuole coraggio ed oggi è possibile per i tanti strumenti”.
Per il Antonio Simonetti, sovrintendente capo della Polizia Stradale, la tempistica gioca un ruolo fondamentale per evitare tragedie. Ma la novità arriva attraverso il “codice rosso”. A parlarne è l’avv. Morena Martire, avvocato penalista del Foro di Trani. “Il codice rosso è un decreto legge approvato il 28 novembre 2018 ed essenzialmente risponde a due parole chiave: ‘tempestività’ ed ‘efficienza’. ‘Tempestività quanto alla comunicazione di reato al pubblico ministero ed efficienza perché si possa intervenire con misure di prevenzione e provvedimenti cautelari. Un disegno di legge che ha come scopo quello di modificare alcune delle norme del codice di procedura penale, per portare nell’immediatezza quelle che devono essere le risultanze legate alle comunicazioni di reato”.
Antonio Carbonara
Ho partecipato al Convegno, i relatori molto qualificati e preparati, hanno spaziato sull’argomento fornendo al pubblico presente, spunti di riflessione e riferirnenti legali su come affrontare questi spiacevoli episodi. Chiedo agli stessi di continuare a sensibilizzare, paese per paese, scuole, associazioni, amministrazioni e società civili e tutte quelle mamme che non inculcano nei loro figli il principio di rispetto verso la donna in generale e verso la propria. UNA DONNA NON Si TOCCA MEANCHE CON UN FIORE …. in alternativa ci sono gli zoo e centri di recupero mentale. UNA DONNA NON PUO’ INSEGNARE AL PROPRIO FIGLIO DI PICCHIARE UN’ALTRA DONNA!!! Un altro sforzo lo dovrebbe fare la politica nel realizzare una Riforma della Giustizia per evitare che il diritto non diventi un’intepretaziine personale dei Giudici, che dinnanzi a delitti efferati, come quelli accaduto di recente, si lasciano commuovere dagli assassini, i quali, se la cavano con pene ridicole che evitano loro il carcere. La nostra Patria al momento ha perso lo Stato di Diritto, le pene devono essere CERTE e devono essere INASPRITE. Complimenti a tutti i relatori e …. grazie per quello che fate !
Bravo, ottima iniziativa, fare rete è divulgare il più possibile è un’ottima soluzione.