L’Europa unita è il nostro destino, la nostra chance, la nostra libertà “con queste parole si è conclusa la convention del Pde, tenuta al Centro Congressi dell’hotel Excelsior di Bari, per la presentazione del programma di Alfonso Pisicchio candidato nella lista +Europa, al cospetto di una grande platea di sostenitori e con il saluto di Benedetto della Vedova, segretario nazionale della lista fondata da Emma Bonino e di Jean Marie Beaupuy, del boreau europeo del PDE.
“Mentre in altri luoghi di Bari, una capitale mediterranea, si celebra la paradossale cerimonia di un populismo antimeridionalista alla presenza di un vicepresidente del Consiglio che dichiara apertamente il suo progetto sovranista condiviso con Orban, noi siamo qui a declinare le ragioni di un’Europa delle persone, della solidarietà, un’Europa che si riappropria della sua vocazione mediterranea, democratica e liberale” ha detto Pino Pisicchio, presidente nazionale del PDE. Beaupuy, dal canto suo, ha ricordato quale sia la vocazione del PDE, formazione politica transnazionale fondata nel 2003 da Rutelli e Bayrou, presente in diversi paesi dell’UE e nel parlamento Europeo, “partito che si ispira a programmi e valori democratici-liberali, solidaristici e volti alla tutela dell’ambiente”.
Della Vedova nel suo messaggio di saluto ha poi invitato a rafforzare l’impegno in questi ultimi giorni di campagna elettorale “per sconfiggere l’indifferenza e la valanga di fake news che inondano il dibattito pubblico. Facciamo in modo- ha dichiarato il leader di più Europa- che l’Italia non consegua il triste primato di paese fondatore con la più alta densità di sovranisti nel PE: possiamo impedirlo se andiamo a votare per i valori liberal-democratici.”
Nel suo videomessaggio Francesco Rutelli, fondatore del Pde, ha ricordato come il voto al candidato Alfonso Pisicchio possa rappresentare un gesto politico di sostegno al Mezzogiorno e ai valori dell’ambientalismo, ricordando come “ le giovani generazioni sono più avanti di noi nel sentimento europeista e nel rispetto dell’ambiente”.
Chiudendo la convention, Alfonso Pisicchio, intervistato dal moderatore Luciano Sechi, ha ricordato che “il territorio e l’Europa sono legati da rapporti necessari, codificati nei Trattati ma anche avvertiti nella quotidianità da chi svolge il difficile ruolo di amministratore locale. Non si può pensare ad una esperienza di gestione degli enti locali senza collocarla concretamente nel contesto europeo. Abbiamo sprecato troppe occasioni, ha aggiunto, lo dico da meridionale: è giunto il tempo di tornare ad essere protagonisti del nostro destino. L’Europa sicuramente non è perfetta, e va cambiata, certo, soprattutto dal lato della solidarietà. Ma senza l’Europa l’Italia sarebbe come una piccola zattera di naufraghi in un mare grande. Al primo alzarsi di vento saremmo travolti.”
redazione