Linea Festival a Ruvo di Puglia: ll primo festival di arte contemporanea e nuove tecnologie del territorio pugliese

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Nasce, in questo inizio di primavera a Ruvo di Puglia, LINEA FESTIVAL, il primo festival dedicato interamente ad arte contemporanea e nuove tecnologie del territorio pugliese.

Il festival, che si terrà dal 25 al 27 aprile nel prezioso contesto della Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Domenico Cantatore”, è una produzione inedita di Apulia Center for Art and Technology (progetto già “Vincitore PIN, iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI e finanziata con risorse del FSE–PO Puglia 2014/2020 Azione 8 – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione”), centro promotore di eventi culturali di successo legati al contemporaneo all’interno della città di Ruvo di Puglia e non solo.

L’iniziativa debutta in questa prima edizione con il partenariato della Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare, oltre che del Comune di Ruvo di Puglia e dell’Associazione Pro Loco di Ruvo di Puglia.  La line-up si affianca a quella dei festival di settore su scala nazionale.

LINEA si inserisce nello scenario dei festival pugliesi come festival atipico, poiché improntato su un forte impatto esperienziale per lo spettatore. Si pone non semplicemente come festival, ma come una tre giorni di visione dell’arte contemporanea all’interno di un contesto comunitario acerbo e raramente in dialogo con il tema. Contesto con cui l’attività dell’Apulia Center intende interagire, trattando i temi dell’arte e delle nuove tecnologie come alternativa di visione del contesto urbano.

“LINEA Festival nasce con lo stesso scopo con cui è nato il Centro. Siamo uno staff composto da giovani tutti under30 che stanno lavorando da tempo con l’idea di portare un dialogo sull’arte contemporanea e le nuove tecnologie all’interno delle piccole realtà cittadine della provincia, come quella di Ruvo, e nel territorio murgiano: abbiamo deciso volutamente di investire le nostre energie in questi territori”, ha sottolineato il presidente Giuseppe Magrone, durante la conferenza stampa dello scorso 19 aprile, trasmessa in diretta web sul profilo facebook del Centro e disponibile online (link allegato).

La Pinacoteca di arte contemporanea dedicata all’artista Domenico Cantatore diventerà così un laboratorio di comunicazione dell’arte dal basso, ospitando una mostra temporanea, talk, performance, concerti. Queste infatti le quattro macro aree in cui si articolano le attività del Festival.

“Tutto passa nelle cose senza contorno”, mutuando un verso del poeta Pierluigi Cappello. Questo il titolo pensato dalla curatrice Alessandra Costantiello per la sezione Exhibition. Il nucleo centrale di artisti è costituito da coloro che sono stati selezionati con una menzione speciale tra i partecipanti al primo bando di residenza promosso dall’Apulia Center lo scorso autunno: parliamo di Friedrich Andreoni, Aisha Gianna Muller, Clelia Rainone, Collettivo Pròteo, Lucia Marchesin. A questo nucleo originario si affiancano Pit, Rino Petrozziello, Dom Barra, Piero Percoco, Lea Brugnoli, Spatial Matters di Nicola Lorusso, Kanaka Studio e Leandro Summo.

Attraverso le opere degli artisti e le installazioni site-specific che animeranno la Pinacoteca, l’obiettivo è quello di creare una linea diretta che dalla classicità e dall’archeologia, cui questo territorio deve tantissimo, passando per le opere del ‘900 presenti nella collezione permanente, arrivi ai nuovi linguaggi del digitale e dei new media. Un dialogo vivo tra passato e futuro.

Dalle parole della curatrice: “Tutti i punti di vista sono ben accetti per noi. In questo spazio confluiranno molteplici voci, tracceremo delle vere e proprie linee. Linea di connessione, linea di esplorazione, linea inesistente, linea melodica… giocando sui modi di dire e sui diversi significati cui si presta la parola Linea abbiamo creato aree tematiche e poi un respiro collettivo”.

I Talk saranno tenuti da esperti nazionali del settore dell’arte contemporanea e delle nuove tecnologie. Ai loro interventi seguiranno tavoli tematici di confronto e approfondimento. Il ponte con la realtà territoriale è affidato agli interventi di apertura del curatore Alexander Larrarte.

Di assoluto rilievo ed attualità il focus sul tema dell’identità territoriale e delle nuove forme di museo, cui sarà dedicata la giornata del 25 aprile. Ne parleranno, tra gli altri, Giuseppe Teofilo, presidente del CDA della Fondazione Pino Pascali – Museo di Arte Contemporanea di Polignano a Mare; il curatore Livio Karrer, a presentarci M9 – Museo del ‘900 di Mestre, di recentissima apertura, ed unica realtà museale basata interamente sulla dimensione multimediale in Italia; Simona Spinella, in rappresentanza del MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea Matera; Mauro Acito, giovanissimo ideatore del progetto #volevosoloaprireunmuseo, con cui darà presto vita al TAM – Tower Art Museum, museo d’arte contemporanea a Matera.

Con loro interverranno Domenico Nicoletti, presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, e Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia.

Il 26 aprile invece il focus si sposta sui new media e digitale nell’arte contemporanea. Si parlerà di Tecnologia e poesia (processo di formazione di un’opera nell’epoca dei dati) con Donato Piccolo, di Glitch art: l’universo dei formati digitali con Dom Barra, mentre Domenico Quaranta e Kamilia Kard saranno protagonisti del talk di chiusura, dal titolo “Cheerleaders & Quarterbacks #1 – Archeologie del passato e del futuro”.

Nel corso delle giornate saranno inoltre presentati il libro fotografico di Simone Cargnoni “Colapesce & Infedele Orchestra” edito da 42records,  il nuovo libro di Antonella Marino e Maria Vinella dal titolo “Coltivare l’arte. Educazione Natura Agricoltura”, edito da Franco Angeli, e “Guida Indipendente della Città di Matera” di Simonetta Sciandivasci, edito da Hoppipolla.

Il festival presenterà anche una scena musicale e performativa innovativa, che parte dalla promozione delle nuove realtà del territorio, come Ovest di Tahiti e Rosita, e arriva a realtà già affermate come le performance site specific dell’attore Roberto Corradino, lo showcase di Gulliver, il nuovo progetto inedito tra arte e performance di Giò Sada, vincitore della nona edizione di X-Factor. Infine anche un focus sulla ricerca di rapporti tra arte, suono e nuove tecnologie, con performance come quella di Friedrich Andreoni e Kanaka.

Tra le attività che si svolgeranno all’interno del festival, nell’ottica di una ricerca di identità territoriale, sarà ripristinato infine lo storico “Premio città di Ruvo”, creato dall’ artista ruvese Domenico Cantatore e promosso in una nuova chiave digitale da Apulia Center for Art and Technology e la Pro Loco Ruvo di Puglia. La prima edizione del premio sarà consegnata all’interno delle giornate del Festival dal presidente della Pro Loco di Ruvo di Puglia Rocco Lauciello.

redazione

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