LINGUA MATRIGNA in scena al teatro Abeliano di Bari (sabato 11 febbraio, ore 20 domenica 12 febbraio, ore 18 lunedì 13 febbraio, ore 10:30 (matinée per le scuole)

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sabato 11 febbraio, ore 20

domenica 12 febbraio, ore 18

lunedì 13 febbraio, ore 10:30 (matinée per le scuole)

Teatro Abeliano di Bari

LINGUA MATRIGNA

Progetto e regia Marinella Anaclerio

Con Patrizia Labianca

Torna a Bari l’autobiografia di Ágota Kristóf

firmata dalla Compagnia del Sole

 

…Come spiegargli, senza offenderlo, e con le poche parole che so di francese,

che il suo bel paese non è altro che un deserto, per noi rifugiati,

un deserto che dobbiamo attraversare per giungere a quella che chiamiamo

“integrazione”?

 

La Compagnia del Sole torna in scena al Teatro Abeliano di Bari con Lingua Matrigna – da L’analfabeta di Ágota Kristóf, un monologo che vede in scena Patrizia Labianca con il progetto e la regia curata da Marinella Anaclerio.

Il monologo sarà in scena per tre giorni: sabato 11 febbraio (ore 20), domenica 12 febbraio (ore 18) e per un matinée dedicato alle scuole lunedì 13 febbraio (alle 10:30); lo spettacolo racconta della migrazione e del relativo sradicamento culturale di cui è stata protagonista la scrittrice Ágota Kristóf che, nel 1956, poco più che ventenne, lascia clandestinamente l’Ungheria.

Ne L’analfabeta, testo da cui è tratto lo spettacolo, l’autrice analizza e racconta la natura del suo disagio più grande nella condizione di profuga: la perdita di identità intellettuale. Incapace di esprimersi e di capire cosa le succede attorno, non conoscendo la lingua francese, si definisce muta e sorda. “Ed è questo che la messa in scena vuole urlare in silenzio allo spettatore. Qual è lo stato d’animo di urgenza comunicativa non sorretta da mezzi espressivi adeguati, l’inquietudine che prova chi approda da profugo in terra straniera, chi da anziano non è messo nelle condizioni di capire i nuovi mezzi di comunicazione pur costretto ad usarli, o ancora più semplicemente l’incomunicabilità tra generazioni differenti, come tra Agota e sua madre. Poche le parole che si scambiavano nella sua infanzia, nessuna nella sua adolescenza in collegio e poi oltre confine…fino a ritrovarsi orfani di madregenitrice e madre lingua insieme, lontano da quel posto dove ogni cosa aveva un nome noto, ogni stato emotivo aveva delle parole per descriverlo.” così raccontano lo spettacolo la regista Anaclerio e l’attrice Labianca.

Ágota Kristóf è nata in Ungheria nel 1935, suo padre era un insegnante, l’unico del suo piccolo paese, a 14 anni la futura scrittrice entra in collegio e nel 1956 lascia clandestinamente l’Ungheria. La sua autobiografia è la storia di una bambina poi ragazza e poi donna, costretta ad abbandonare la sua terra natale insieme al marito e una figlia neonata, quando l’Armata rossa interviene in Ungheria per sedare le rivolte popolari scappa per rifugiarsi in Svizzera. Sfida il freddo, la povertà, la sofferenza, la fame, la solitudine e la mancanza di qualcosa che, in una situazione come quella dell’autrice, potrebbe essere considerata secondaria, invece non lo è affatto: la conoscenza della lingua. Con la perdita della Madre Patria, si diventa orfani della Madre Lingua.

 

Sabato 11 febbraio, ore 20:00

domenica 12 febbraio, ore 18:00

lunedì 13 febbraio, ore10:30 (matinée per le scuole)

Teatro Abeliano di Bari

LINGUA MATRIGNA

da L’analfabeta di Ágota Kristóf

Con Patrizia Labianca​​​

Progetto e regia Marinella Anaclerio

Spettacolo adatto a un pubblico a partire dai 12 anni

 

BOTTEGHINO:
Tel: 080 542 7678
Biglietti acquistabili dal botteghino del Teatro Abeliano (Via Padre Massimiliano Kolbe, 3, Bari)
Dal martedì alla domenica (ore 17.30 – 19.30)
Online biglietti disponibili su Vivaticket

 

redazione

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