L’Uomo, il piccolo essere colmo di emozioni, passioni e fragilità, ha, in effetti, bisogno del magico: aiuta a sopportare, aiuta a comprendere, aiuta a dare senso e importanza alla vita. Shakespeare ricorre a personaggi magici in varie delle sue opere. Essi appaiono come forze straordinarie che spingono avanti gli eventi. Il non concreto è guida per ogni essere umano: aiuta a comprendere il mistero della vita nelle sue mille sfaccettature dolorose e gioiose, è punto di riferimento, preghiera, supplica, scaramanzia ed esorcismo per gli avvenimenti di quotidiano vivere e per i momenti di straordinaria emozione. Lo spettacolo è rappresentato in doppia lingua, giocando tra la parola poetica di Shakespeare e la potenza e immediatezza della lingua madre del pubblico.
redazione