Ha rappresentato un grido universale di pace, musica e amore, ai tempi della guerra in Vietnam. E con la sua carica rivoluzionaria è appena tornato sulle scene italiane in una produzione di MTS Entertainment in collaborazione con la Compagnia della Rancia, la regia di Simone Nardini, la direzione musicale di Eleonora Mosca e Pasquale Girone, le coreografie di Valentina Bordi, il libretto in italiano, le canzoni in lingua originale e la trasgressione irriverente dei suoi contenuti. Adesso si chiama “Hair, The Tribal Love-Rock Musical”. E lunedì 18 novembre (ore 21) apre “fuori abbonamento” la 76a Stagione degli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” al Teatro Fusco di Taranto, dove il tempo sembrerà essersi fermato.
Quasi non sembrano passati quarant’anni anni dall’uscita del film diretto da Milos Forman (in Italia il 16 maggio 1979), né oltre cinquant’anni dal debutto a Broadway, quando Clive Barnes, il critico del New York Times, definì “Hair” il primo musical con “l’autentica voce di oggi, invece di quella dell’altro ieri”, con un chiaro riferimento all’Era dell’Acquario e ai suoi valori di solidarietà, democrazia e fratellanza.
Con questa nuova produzione, l’Era dell’Acquario sta per tornare, e farà respirare aria di amore e libertà con il suo cast di giovani talenti e artisti di grande esperienza, membri di una tribù dai capelli selvaggi che sul palco si scatena in coinvolgenti coreografie accompagnata da un’orchestra dal vivo, al ritmo di famosissime canzoni come “Aquarius”, “Hair” e “I Got Life”.
Coloratissimo, emozionante e controcorrente, “Hair” venne creato nel 1967 da James Rado e Gerome Ragni – autori rispettivamente del libretto e delle liriche – e da Galt MacDermot, autore delle musiche. E racconta una storia senza tempo, capace di riaccendere la nostalgia in coloro che hanno vissuto il ’68 e ricordano il dramma della guerra in Vietnam. Ma oggi come allora, ovunque ci sia guerra, discriminazione razziale e intolleranza, “Hair” può continuare a rispondere con il suo grido di pace e il suo messaggio universale, capace di attraversare la storia e le generazioni.
«Oggi, come allora – sottolinea il regista Simone Nardini – esistono ancora tanti Vietnam e tanti giovani con la voglia di liberarsi dalla schiavitù commerciale della Società. Ed “Hair”, spettacolo cult fine anni ‘60, è più che mai l’ideale manifesto delle nuove generazioni che cantano l’alba dell’Era dell’Acquario. E il mio tributo – prosegue Nardini – vuole rendere omaggio all’opera-rock simbolo del pensiero “hippie”».
Il cast è composto da giovani performer di grande talento, Stefano Limerutti (Claude), Gennaro Pelliccia (Berger), Vittoria Brescia (Sheila), David Marzi (Hud), Edoardo Franchetto (Woof), Alice Tombola (Ronnie), Sara Di Fazio (Jeanie), Matteo Minerva (Margaret Mead), Elga Martino (Crissy) e Paolo Broscritto (Walter). E poi ci sono i ragazzi della Tribe, Claudia Barelli, Matteo Cernuta, Luna Colavolpe, Valeria Della Valle, Mattia Epifani, Giulia Ferraro, Matteo Francia, Francesca Galeazzi, Fabio Lorenzatti, Mitsio Paladino Florio, Monica Patino, Giampaolo Picucci, Gabriele Pierani, Silvia Pieroni, Cristiana Pigazzi, Dario Scaturro, Sara Sironi, Claudia Urselli, Marco Valentino, Silvia Vena.
Biglietti 45/40/30 euro. Prevendite sul circuito liveticket, Amici della Musica “Arcangelo Speranza”, via Toscana n. 22/a (Tel. 099.7303972 –www.amicidellamusicataranto.it, Box-Office di via Nitti n. 106/a (Tel. 099.4540763) e Teatro Fusco in via Giovinazzi (Tel. 099.9949349).
La 76ª Stagione Concertistica, organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali- Dipartimento dello Spettacolo dal vivo, si avvale dei contributi della Regione Puglia e del Comune di Taranto insieme al patrocinio della Provincia.
redazione