L’ULTIMA CAMPANELLA
La sorte del sistema pubblico d’istruzione è appeso a un filo
Bari, 18 maggio 2020
Ormai siamo all’ultima chiamata. Il c.d. Decreto Rilancio in discussione alle Camere nei prossimi giorni ignora ancora una volta le scuole pubbliche paritarie, abbandonandole al proprio destino ed esponendole ad una crisi irreversibile che porterà all’inevitabile chiusura di molte di esse. Il che, si badi, non sarà un problema che riguarderà soltanto le famiglie che le hanno liberamente scelte o i loro dipendenti che si ritroveranno senza occupazione dopo anni di onorato servizio, ma sarà un problema di tutti, anche dei genitori di alunni che frequentano le scuole statali e comunali.
Nella sola città di Bari le nostre scuole curano la formazione di più di 1000 alunni che frequentano la scuola primaria (distribuiti in ben 64 classi) e il comparto delle paritarie a gestione privata accoglie quasi 1605 bambini di scuola dell’infanzia in 20 strutture, quando il Comune ne ospita nelle sue scuole meno della metà (750 alunni in 13 strutture), per non parlare poi dei servizi educativi della prima infanzia in cui la presenza del settore privato è pressoché esclusiva. Dove e da chi saranno accolti questi alunni quando il Governo e la politica locale decreteranno nei fatti la chiusura delle nostre scuole con la loro politica miope e irresponsabile? Le scuole statali, già afflitte da problemi di spazi e con numeri difficili da gestire come potranno sobbarcarsi di un tale ulteriore onere? E a quale prezzo? Tutto questo alla vigilia di un anno scolastico in cui serviranno ancora più spazi per garantire il necessario distanziamento sociale. E così le scuole statali, già afflitte dalla piaga delle “classi pollaio” saranno costrette in tempi di Coronavirus a misurarsi con il nuovo e pericolosissimo concetto di “classi formicaio”. Non è solo il mondo delle scuole pubbliche paritarie a essere preoccupato, non sono soltanto i lavoratori di questo comparto, ma sono i cittadini tutti: sia quelli che hanno figli che le frequentano, sia tutti gli altri. Perché se davvero il silenzio del Governo fosse confermato, la coesione del nostro tessuto sociale, nazionale e locale, correrebbe seri pericoli. Il costo economico di una politica tanto miope (fronteggiabile, ovviamente, con una maggiore tassazione dei cittadini) si può calcolare in circa 8.000 euro annui per ogni alunno che lascia la sua scuola paritaria costretta alla chiusura e affidato alle scuole statali o comunali, ma il costo sociale sarebbe davvero incalcolabile.
I nostri Istituti scolastici svolgono un servizio pubblico e servono la collettività da svariati decenni con storie di secolare tradizione, formando generazioni di cittadini e venendo incontro ai bisogni delle famiglie con molteplici servizi. Le nostre scuole hanno compreso e condiviso con senso di responsabilità la condizione di difficoltà di molte famiglie abbattendo le rette scolastiche, unico contributo alla gestione degli istituti, e nel frattempo hanno continuato a pagare i propri docenti e le spese correnti, ma il Governo invece di sostenerle per salvaguardare il “Sistema Nazionale dell’Istruzione Pubblica” preferisce destinare le risorse pubbliche per finanziare il “bonus monopattino” o il “bonus vacanze”: la scuola pubblica viene dopo gli ombrelloni e le biciclette elettriche….. Anche la Giunta della nostra regione e il Comune hanno fino ad ora dimenticato che il dramma della chiusura delle nostre scuole e del sovraffollamento delle scuole statali e comunali sarà vissuto sulla pelle delle comunità locali, alle quali loro per primi saranno chiamati a dare delle risposte e rendere il conto di quanto fatto (o piuttosto non fatto).
Abbiamo sempre lavorato nel silenzio, rispettando le regole e onorando il fondamentale ruolo che la Costituzione ci ha assegnato. Ma oggi abbiamo il dovere civico di non tacere di fronte all’atteggiamento politico di chi antepone l’ideologia agli interessi delle famiglie, delle giovani generazioni, del futuro del nostro Paese. Per questo motivo abbiamo deciso di far sentire forte e chiara la nostra posizione, aderendo all’iniziativa di CISM (Conferenza Italiana Superiori Maggiori) e USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia) che nei giorni scorsi hanno lanciato il grido d’allarme.
PERTANTO
nei giorni 19 e 20 maggio p.v., il giorno che vede partire le votazioni degli emendamenti:
- le nostre scuole per questi due giorni allievi, docenti e famiglie esporranno l’hastag
#noisiamoinvisibiliperquestogoverno; - ciascuna scuola paritaria si adopererà in vari modi per diffondere i temi della libertà di scelta educativa; il diritto di apprendere senza discriminazione; parità scolastica tra pubblica statale e pubblica paritaria; libera scuola in libero stato; appelli alla classe politica perché non condanni all’eutanasia il pluralismo culturale del nostro Paese. Ciascuna delle nostre scuole, con il coinvolgimento delle famiglie, dei docenti, degli studenti organizzerà gli eventi che desidera per fare quel rumore costruttivo e responsabile che solo la scuola sa fare, interrompendo le lezioni programmate secondo DAD;
- FOCUS SCUOLE PUBBLICHE PARITARIE CATTOLICHE DELLA CITTA’ METROPOLITANA DI BARI. L’appuntamento è previsto per MERCOLEDì 20 alle ore 18.00 in diretta live streaming dalle pagine Facebook degli Istituti Paritari Cattolici della città metropolitana di Bari.
In questa diretta saranno presenti Gestori degli Istituti, rappresentanti che collaborano nell’opera educativa (Coordinatrici delle Attività Didattiche, Genitori, Alunni, Docenti, Personale ATA).
In dialogo gli ospiti: Mons. Francesco Cacucci Arcivescovo di Bari-Bitonto, P. Luigi Gaetani Presidente CISM Nazionale, si auspica la partecipazione di Michele Emiliano Presidente della Regione Puglia, Antonio Decaro Sindaco della Città di Bari, Ludovico Abbaticchio Garante dei Diritti dei minori.
Manca poco e suonerà la campanella del Parlamento, quella che precede il dibattito dei rappresentanti del Popolo. Noi ci affidiamo all’intelligenza e al senso di giustizia di chi, da una parte e dall’altra degli schieramenti politici, saprà guardare al bene delle famiglie e dei bambini, avrà a cuore il futuro del nostro Paese, al di là dei pregiudizi e degli steccati ideologici. Ci auguriamo davvero che non sia l’ultima campanella per le nostre scuole, per la libertà di scelta educativa e per il sistema pubblico dell’istruzione in Italia.
noisiamoinvisibiliperquestogoverno
LE SCUOLE PUBBLICHE PARITARIE CATTOLICHE DI BARI
ISTITUTO MARGHERITA
Scuola dell’infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di 1° grado ISTITUTO PREZIOSISSIMO SANGUE
Scuola dell’infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di 1° grado ISTITUTO M. CLELIA MERLONI
Scuola dell’infanzia
Scuola Primaria
ISTITUTO SANTISSIMO ROSARIO
Scuola dell’infanzia
Scuola Primaria
ISTITUTO PIETRO ALBEROTANZA
Scuola dell’infanzia
Scuola Primaria
ISTITUTO B. MARIA DE MATTIAS
Scuola dell’infanzia
Scuola Primaria
ISTITUTO SS. SEBASTIANO E
DOMENICA
Scuola dell’infanzia Scuola Primaria ISTITUTO MONS. SANNA
Scuola dell’infanzia
Scuola Primaria
ISTITUTO ANNIBALE MARIA DI
FRANCIA
Scuola dell’Infanzia
ISTITUTO FILIPPO SMALDONE Scuola dell’Infanzia ISTITUTO SACRO COSTATO
Scuola dell’Infanzia SCUOLA SPIRITO SANTO Scuola dell’Infanzia