“Ci sono post che noi Sindaci non vorremmo mai scrivere. É difficile gestire un dolore, soprattutto quando arriva senza preavviso per la morte di nostri concittadini. Un dolore che si mescola alla rabbia, perché se morire è fatto naturale della vita, morire a 40 anni, nel giorno del proprio compleanno mentre si è in vacanza, no. Non ci sono molte parole da dire, se non stringerci in silenzio attorno alle famiglie di Roberta e di Angelo Vito, nostri concittadini da sempre, che hanno dato sempre il meglio di se stessi per lasciare il mondo migliore di come lo avevano trovato e che hanno tragicamente perso la vita nella strage di Stresa Mottarone. Nel silenzio, evitando ogni tipo di spettacolarizzazione e speculazione del dolore, proclameremo ufficialmente Lutto Cittadino”.
Sono queste le parole commosse del sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli.
Sono 14 le vittime di un tragedia per la quale si cercherà di capirne le cause. Si spera ancora per l’unico sopravvissuto, un bimbo di 5 anni ancora in prognosi riservata. Oltre alla rottura del cavo, l’inchiesta della Procura di Verbania dovrà stabilire perché non abbia funzionato il freno di emergenza della cabina precipitata dalla funivia dello Stresa-Mottarone.