In una seconda operazione agenti di polizia della Squadra Mobile di Lecce stanno eseguendo in queste ore due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Luciano Coluccia, di 69 anni di Noha di Galatina e del figlio Pasquale, di 28 anni, entrambi incensurati. Sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso. Luciano Coluccia, era l’unico dei cinque fratelli che hanno dato il nome ad uno dei gruppi più temibili della Scu, ad essere rimasto ancora incensurato. Il clan a cui padre e figlio sono accusati di far parte, nonostante colpito in questi anni dall’azione della magistratura, avrebbe continuato a gestire i traffici illeciti controllando persino la squadra locale di calcio militante nel campionato regionale pugliese di calcio, l'”A.S.D Pro Italia Galatina”. A Luciano Coluccia sono stati concessi i domiciliari.
Tra i vari reati contestati, anche l’aver alterato nella stagione 2015/2016 il risultato di alcune partite del campionato in cui militava la squadra al fine di favorirne la promozione.
A Luciano Coluccia sono stati concessi i domiciliari. Tra i vari reati contestati, anche l’aver alterato nella stagione 2015/2016 il risultato di alcune partite del campionato in cui militava la squadra al fine di favorirne la promozione nella categoria superiore.
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redazione