“Man Ray: L’uomo infinito” 100 opere del grande artista americano in mostra al Castello di Conversano

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Mostra su Man Ray a Conversano

Dopo il successo della prima iniziativa, dedicata al pittore avanguardista Giorgio de Chirico, Il Libro Possibile – Arte ritorna con una nuova grande mostra, intitolata “Man Ray: L’uomo infinito”, che rimarrà aperta al pubblico da sabato 15 luglio a domenica 19 novembre.

Grazie all’impegno dell’Associazione culturale Artes e dell’Amministrazione comunale di Conversano, l’esposizione porterà all’interno del Castello circa 100 opere – tra cui dipinti, disegni, fotografie, sculture, litografie e oggetti d’arte – dell’americano Man Ray, artista simbolo del Dadaismo. L’esposizione è organizzata in collaborazione con la Fondazione Marconi e si avvale della consulenza di Vincenzo de Bellis con Eugenia Spadaro. L’esposizione sarà aperta dal lunedì alla domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 21.

“Man Ray è stato uno dei grandi artisti del ‘900 – commenta De Bellis, curatore per le arti visive del Walker art center di Minneapolis -, il secolo nel quale si è formata quella che definiamo oggi Arte Contemporanea. Ray ha attraversato e raccontato quel secolo attraverso molti mezzi espressivi, tra cui pittura, disegno, scultura ma soprattutto fotografia. Con le macchine fotografiche, spesso modificate dallo stesso artista, ha dimostrato prima di tanti altri come l’arte si possa sposare con la tecnologia e con la riproducibilità. In un mondo dominato dal culto dell’immagine (e di cui i social network sono l’esempio più lampante) l’opera di Man Ray non solo manifesta tutta la sua attualità, ma testimonia la capacità dell’arte e degli artisti di anticipare e ispirare la vita di tutti i giorni”.

La mostra

Il titolo della mostra è tratto da una delle opere esposte, “L’Homme Infini (1970), che contiene in sé la complessità e la profondità della ricerca artistica di Man Ray e getta uno sguardo sulla produzione dell’artista nella sua totalità. L’infinito viene qui interpretato come sfida alla complessità del quotidiano, come conquista delle multiformi possibilità di integrazione e coesistenza delle diversità. Uno spiraglio di innovazione nella società odierna, che mostra al contrario la tendenza a tracciare confini, a definire frontiere, a innalzare muri.

L’esposizione sarà suddivisa in otto aree tematiche che, in ordine cronologico, analizzeranno i diversi stili e le differenti tecniche con le quali l’artista si è cimentato nella sua vita. Il percorso della mostra inizia con la sezione intitolata “New York 1912 – 1921”, nella quale saranno esposte le opere del primo periodo americano, che ben illustrano la molteplicità di tecniche e mezzi espressivi impiegati da Man Ray, la cui attività si sviluppa già sul duplice binario di fotografia e pittura. La seconda sezione, “Il rapporto con Marcel Duchamp”, presenterà il legame tra i due grandi artisti che, scoprendosi affini e complementari, hanno seguito l’uno le tracce dell’altro, pur sempre conservando la propria individuale originalità, e hanno collaborato alla realizzazione di alcune opere di fondamentale importanza per entrambi.

Le due sezioni “Gli amici artisti e autoritratti” e Muse e Modelle” sottolineeranno una delle caratteristiche principali dell’opera fotografica di Man Ray, ovvero quella di ritrarre le persone che lo ispiravano, tra cui i suoi tanti amici artisti, sé stesso e le sue muse e modelle.

Nella sezione “Dadaismo ed avanguardie metterà in luce l’adesione a uno dei movimenti più rivoluzionari dell’arte del Novecento, il Dadaismo, la cui funzione principale è quella di distruggere la concezione ormai vecchia e desueta dell’arte, stravolgendone tutti i canoni convenzionali, in favore di una totale e irriverente libertà espressiva.

Realtà e finzione – voyeurismo e sadismo sarà l’area della mostra in cui verranno esposte le opere realizzate tramite tecniche sperimentali. Tra questi i famosi ‘rayographs’: immagini fotografiche ottenute poggiando oggetti direttamente sulla carta sensibile che viene poi impressionata senza l’uso della macchina fotografica.

Infine le due ultime sezioni “Juliet”, all’interno della quale spicca l’’album Fifty faces of Juliet – chiarissimo omaggio alla moglie, conosciuta ad Hollywood nel 1940 -, e “Ritorno in Francia, dedicata all’ultima fase della vita di Man Ray nella quale l’artista tornerà inconsciamente alle origini della sua produzione, creando così una linea di continuità tra passato e presente.

“Con l’allestimento di questa mostra – dichiara la direttrice artistica del Libro Possibile, Rosella Santoro – che varca per la prima volta la soglia del nord Italia, torniamo a far dialogare fra loro le arti, a porre in relazione passato e presente, il tempo della storia e l’urgenza della contemporaneità. E a rinnovare, in particolare, la vocazione più genuina del nostro Sud, una virtù antichissima, ma che ci contraddistingue forse più di ogni altra: quella dell’ospitalità, attraverso la quale i nostri monumenti possono ritrovare nuova linfa vitale e il senso più profondo della propria identità”.

“Intraprendiamo un’altra bella avventura, assieme all’associazione Artes e al Libro Possibile – spiega il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio. È un’avventura di livello internazionale che appassionerà, ne sono certo, un po’ tutti. Sono convinto che questa sfida, che riguarda sia la Città di Conversano che il Libro Possibile, sarà sentita dagli operatori culturali, dalle scuole e da tutta la comunità cittadina. È un’altra bella occasione per fare sì che tutto l’indotto della cultura conversanese giri intorno a questa mostra, divenendo così punto fermo attorno a cui far convergere tutte le altre iniziative. Intorno alla cultura, infatti, stanno sorgendo nuove associazioni che vogliono creare eventi e che serviranno a creare il giusto contorno per la mostra di Man Ray”.

 La partnership con Bnl per Telethon

 L’iniziativa rafforza la partnership tra Il Libro Possibile e BNL Gruppo BNP Paribas nel segno della solidarietà. L’intero ricavato della vendita dei cataloghi della mostra sarà devoluto ai progetti benefici della Fondazione Telethon per finanziare la ricerca sulle malattie genetiche rare.

Un’iniziativa che unisce arte e beneficenza e che già ha permesso di raccogliere oltre 11mila euro lo scorso anno con i proventi dell’esposizione dedicata all’artista metafisico Giorgio de Chirico.

Arte e Solidarietà rappresentano occasioni importanti di partecipazione e condivisione: nel primo caso al centro c’è la bellezza, nel secondo l’altruismo – commentano da Bnl per Telethon -. Bellezza ed Altruismo ‘arricchiscono’ tanto l’artista quanto lo spettatore, tanto il generoso che il bisognoso dell’aiuto altrui. Questa iniziativa ci permette, quindi, di combinare positivamente due qualità che, per BNL, rappresentano elementi su cui fondare e sviluppare una parte dell’attività della Banca. ‘Fare banca’ per BNL, infatti, significa non solo essere un importante attore nell’economia nazionale ed internazionale sostenendo progetti di famiglie ed imprese, ma anche operare come soggetto responsabile, confermando il ruolo di impresa che diffonde e tutela un patrimonio collettivo di valori sociali condivisi. Ed è con questo spirito che BNL è al fianco di un’iniziativa che, oltre ad essere a favore di Telethon, sostiene l’Arte come valore universale, che per noi è pilastro sul quale viene costruita una società libera ed evoluta, fattore in grado di contribuire alla crescita e allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese”.

L’artista

Man Ray (al secolo Emmanuel Radnitzsky) è nato a Philadelfia, nel 1890 e morto a Parigi nel 1976.

Può essere considerato un artista a 360 gradi: pittore, fotografo, scultore, cineasta. Con la sua arte ha esplorato tutte le tecniche e ha aderito a tutti i movimenti della sua epoca.

Tra i protagonisti del dadaismo a New York, si trasferì a Parigi nel 1921, dove si unì agli artisti dada e surrealisti, mantenendo costante la ricerca e la sperimentazione di tecniche innovative che potessero esaltare le potenzialità espressive dei materiali e dei mezzi utilizzati. Nel 1940 ritornò negli Usa, dedicandosi prevalentemente alla pittura e, dal 1951, fu di nuovo a Parigi.

L’ingresso è a pagamento al costo di 10 euro. Saranno disponibili anche biglietti a prezzo ridotto di 6 euro. Per tutte le informazioni potete consultare il sito www.manrayconversano.com.

di Antonio Carbonara

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