26 Novembre 2024 ore 11:53:40
“Manteniamo pulite le città”: pazienti oncologici e associazionismo in campo per pulire...

“Manteniamo pulite le città”: pazienti oncologici e associazionismo in campo per pulire le strade di Bari e Andria e sensibilizzare a una nuova attenzione ambientale

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PAZIENTI ONCOLOGICI E ASSOCIAZIONISMO IN CAMPO PER PULIRE LE STRADE DI BARI E ANDRIA
E SENSIBILIZZARE A UNA NUOVA ATTENZIONE AMBIENTALE
È stata presentata oggi, a Palazzo di Città, “Manteniamo pulite le città”, l’iniziativa che vedrà malati oncologici, professionisti della salute e tante associazioni coinvolte scendere in piazza per ripulire alcune zone dell’aerea metropolitana barese, in particolare nei pressi dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e nel territorio del Comune di Andria.
Il progetto, organizzato dal Comitato consultivo misto dell’Istituto Tumori di Bari in collaborazione con la direzione generale dello stesso istituto e la pubblica assistenza Serbari, intende ribadire l’importanza di un ambiente sano per la salute di tutti e quindi promuovere una campagna di sensibilizzazione per uno stile di vita sano.
All’incontro con la stampa sono intervenuti l’assessora comunale alle Politiche educative e giovanili Paola Romano, il vice presidente della FAVO – Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia Francesco Diomede, il direttore generale dell’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” Alessandro Delle Donne, il presidente di Amiu Puglia Sabino Persichella e il coordinatore FAVO Puglia Marcello Stefanì, oltre ai rappresentanti delle associazioni aderenti.
“Oggi presentiamo un’iniziativa che fa parte di una collaborazione più ampia – ha dichiarato Paola Romano – di sensibilizzazione della cittadinanza sull’importanza delle azioni preventive e dei cambiamenti degli stili di vita per diminuire l’insorgenza delle malattie tumorali. Questo progetto consiste in una serie di appuntamenti durante i quali volontari, pazienti oncologici e personale sanitario scenderanno per strada e dimostreranno quanto sia importante proteggere l’ambiente che ci circonda. Il progetto si inserisce in una serie di appuntamenti che si sono susseguiti anche in passato, per esempio con i genitori dei più piccoli, per la prevenzione dal tumore del pavimento pelvico e dell’apparato digerente, oppure con il ciclo di incontri organizzati in tutte le scuole dell’infanzia di Bari per la lotta contro il fumo. L’esperienza pandemica ci ha insegnato quanto la salute rappresenti un tema trasversale che deve ricevere l’interesse di tutta la cittadinanza attraverso la prevenzione ma anche mediante iniziative di impegno concreto”.
“Il nostro è il primo progetto in Italia in cui anche i malati danno concreta dimostrazione  di quanto siano importanti la cura e la tenuta del nostro ambiente – ha sottolineato Francesco Diomede -. Il messaggio che vogliamo diffondere non si limita alla sola pulizia delle strade, ma si prefigge di avviare un vero e proprio processo di cambiamento nelle abitudini della intera cittadinanza”.
“La prevenzione delle malattie tumorali presuppone che, prima della cura del singolo paziente, sia necessario partire dalla mutazione del contesto antropologico – ha affermato Alessandro Delle Donne -. Siamo fortemente convinti della correlazione tra ambiente, stile di vita e patologie oncologiche. Uno stile di vita più sano non riguarda solo la sfera alimentare o le cattive abitudini come il fumo ma è anche influenzato dall’inquinamento ambientale. La prevenzione non si limita allo screening, a cui ogni paziente si deve sottoporre, ma è data anche dal cambiamento dello stile di vita dell’intera comunità.
“L’idea che anima questo bel progetto non è semplicemente quella di ripulire una porzione di strada o di città, bensì di costruire un nuovo modello culturale instillando nei cittadini una nuova idea di attenzione all’ambiente – ha commentato Sabino Persichella -. Tutto questo si ottiene solo attraverso il superamento, da parte di ciascuno, di logiche individualistiche e comportamenti poco virtuosi, che risultano deleteri per la collettività. E per sensibilizzare una comunità su questi argomenti abbiamo bisogno di comportamenti che possano essere assunti come esempio. L’Amiu fornirà il know-how necessario per la costruzione di un nuovo modello civico”.
Marcello Stefanì ha ricordato infine che “grazie a questo progetto siamo riusciti, e non era facile, a trovare una sinergia tra istituzioni e associazioni sulla strada della realizzazione di un programma certamente lodevole e ambizioso”.
Sono intervenuti per un saluto e per manifestare il sostegno all’iniziativa anche i presidenti di alcune realtà associative coinvolte, come la presidente della associazione Gabriel, Antonella Daloiso, e Gaetano Balena, in rappresentanza delle associazioni del Policlinico di Bari.

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