Si intitola “La favola del Paese che si era inventato il mare” il racconto ambientato a Ruvo di Puglia, con cui Maria Pia Romano partecipa al Concorso abbinato alla raccolta di racconti “Puglia Quante Storie”, I Libri di Icaro. Il libro di racconti sarà presentato il 3 ottobre al Caffè¨ Letterario di Lecce. Serena Gatto dialogherà con Maria Pia Romano. All’interno di ogni copia si trova la cartolina per esprimere il proprio voto.
“Dieci racconti, dieci autori diversi selezionati da un’apposita giuria tecnica tra decine di racconti pervenuti alla segreteria organizzativa. Una competizione che altro non è che l’evoluzione del concorso Salento Quante Storie in cui veniva chiesto di scrivere un breve racconto con l’obbligo di ambientarlo nelle terre comprese tra le provincie di Lecce, Brindisi e Taranto. Dopo quattro splendide edizioni, Salento Quante Storie cambia, cresce e si evolve e nasce così Puglia Quante Storie.”, fanno sapere dalla Casa Editrice I Libri di Icaro Lecce
INCIPIT del racconto: “C’era una volta un Paese senza Mare, dove si viveva in tranquillità , lasciando che fossero le stagioni e le processioni a scandire il ritmo dell’ esistenza. Era un posto dove all’ orgoglio pizzuto dei vecchi, si mischiava la rassegnazione inselvatichita dei giovani, che senza troppe parole, nei giorni di cielo limpido, osservavano il profilo del Gargano, lasciando che lo sguardo si perdesse lungo il vasto orizzonte.
– T’ è veniute u’ nguleisce della Traneis?
– La fateich t ringriesce a taich …
– Nan m rumpu u cazz!
Qualcuno sospirava, scansando la fatica, altri sognavano di andare lontano, eppure restavano. Aggrappati alla vita di Paese.
A inghiottire sospiri e mangiare cardi e asparagi.
A volte, la malinconia che si conosce appare più rassicurante di una speranza di felicità, annidata in un altrove di luoghi nascosto nel cilindro del tempo.”
(…)
Web: www.mariapiaromano.it
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