Metti una sera due giovani musicisti pugliesi, entrambi astri nascenti del concertismo internazionale: il violoncellista Mauro Paolo Monopoli e il pianista Giorgio Trione Bartoli, uno di Bisceglie, primo musicista italiano Prizewinner nella storia del Ciaikovskij International Youth Competition, l’altro di Trani, lo scorso anno finalista al Concorso Busoni. Ad unirli, domenica 15 aprile (ore 20.15), a Palazzo Pesce di Mola di Bari, è l’Agìmus (Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali) per le Stagioni dirette da Piero Rotolo all’interno della Rete di musica d’arte Orfeo Futuro, con guida all’ascolto prima del concerto (ore 19.15) a cura di Gioacchino De Padova.
Al centro, la letteratura per lo strumento eletto dallo stile sentimentale tardo-settecentesco a voce dell’anima. Adorato dal Romanticismo non meno del pianoforte, “complice” delle sperimentazioni novecentesche, il violoncello ha dimostrato di saper piegare la sua inconfondibile voce alle esigenze espressive e alle poetiche più svariate. E un saggio lo offre Monopoli accompagnato da Bartoli in un programma di musiche di Boccherini, Schubert, Glazunov e Stravinskij.
Nel recital spiccano la straordinaria invenzione lirica della celebre Sonata “Arpeggione” di Schubert, così chiamata dal nome dello strumento per cui in origine fu scritta (un curioso ibrido tra violoncello e chitarra), e la lucida, straniata meditazione sul passato compiuta da Stravinskij con la Suite italienne n. 1, nel quale l’autore rielabora alcune pagine del balletto “neoclassico” Pulcinella. Completano il programma Chant du menestrel di Alexander Glazunov e la Sonata in la maggiore (G4) di Luigi Boccherini.
Biglietti euro 10/8/5, info 368.568412
redazione