“Una svolta nella scomparsa del piccolo Mauro Romano. Domani vi invito a guardare “Chi l’ha Visto” per l’importante novità! 9 mesi di emozionante, commovente e durissimo lavoro. Un grazie di cuore al Magistrato di Lecce, dott.ssa Stefania Mininni ed al Nucleo Operativo dei Carabinieri Lecce che hanno accolto la richiesta di riapertura indagini formulata dal sottoscritto e creduto fino in fondo alla tesi da sempre sostenuta. Un abbraccio alla famiglia di Mauro”.
Sono queste le parole postate su facebook dall’avv. Antonio Maria La Scala, presidente di Gens Nova e legale della famiglia del piccolo Mauro Romano, il bambino di 6 anni di Racale (Lecce) di cui non si sa più nulla dal 20 giugno del 1977. d
La Scala in una precedente intervista aveva preannunciato quanto probabilmente sarà rivelato nella trasmissione di Federica Sciarelli. Nuovi aspetti dell’indagine già aperta potrebbero portare a scenari più dettagliati.
Le indagini hanno puntato il dito su 71enne di Taviano, accusato di atti sessuali su minori di 14 anni. Si tratta dell’uomo arrestato una quarantina di anni fa per tentata estorsione: telefonava ai genitori di Mauro e chiedeva loro danaro in cambio di notizie sul loro figliolo.
Potrebbe essere la svolta decisiva per ritrovare i resti del bimbo, se le indagini dovessero andare verso la direzione giusta.
Mesi fa La Scala, già presidente di Penelope Italia, aveva depositato presso la Procura della Repubblica di Lecce una istanza per la riapertura delle indagini per omicidio e occultamento di cadavere.
Oggi la notizia inaspettata: si riparte per individuare il responsabile di una scomparsa avvolta nel mistero.
Antonio Carbonara