25 aprile in Italia in piena emergenza coronavirus, con manifestazioni spostate sul social e sul web. E’ sulla propria pagina facebook il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, fa la sua riflessione sulla giornata odierna e in chiave storica. Emiliano non nasconde il proprio rammarico per gli arresti di questi giorni e che hanno infangato la giustizia pugliese. Ai Magistrati, agli Avvocati e alle Forze dell’Ordine pugliesi Emiliano dedica questa giornata.
La Resistenza è una storia durissima, sanguinosa e bellissima, non priva di contraddizioni e tradimenti, senza della quale l’Italia non si sarebbe liberata della vergogna del fascismo, della guerra portata contro Paesi un tempo alleati, delle leggi razziali e dell’invio di tanti italiani ebrei, comunisti, rom, omosessuali nei campi di sterminio nazisti. L’Italia rinacque in Puglia, a Bari, con il congresso del CLN e con l’idea di dare vita all’Assemblea Costituente che avrebbe scritto la nuova Costituzione. Da allora decenni difficili, alle volte difficilissimi tra storie di mafia, di corruzione sistemica dei partiti, di infiltrazione illegale delle istituzioni da parte di logge deviate e servizi segreti che agevolavano la commissione di stragi e tante altre nefandezze. Ma anche infinite storie di fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione nate dalla Resistenza, scritte da martiri della legalità e della libertà tra sindacalisti, operai, quadri, politici, sacerdoti, magistrati, avvocati, forze dell’ordine, cittadini. L’Italia ha sempre dimostrato di avere al proprio interno le energie culturali e morali per risollevarsi dalla vergogna e dal degrado. Il sacrificio e la lotta di tutti coloro che hanno allora combattuto contro il nazifascismo per ridarci la libertà e la democrazia, a cui va la nostra perenne gratitudine, hanno consentito di dare vita alla Costituzione, che è uno dei frutti più fecondi e duraturi della lotta partigiana. Quella Costituzione dal 1948 a tutt’oggi ha permesso alle generazioni successive di ripristinare la legalità rispetto a tutti i fenomeni di illegalità che continuano ad attraversare la vita del nostro Paese. Per questo voglio dedicare questo 25 aprile ai Magistrati, agli Avvocati e alle Forze dell’Ordine pugliesi che tanto hanno fatto per consentire alla nostra Regione di liberarsi dal giogo mafioso e corruttivo, per correre, finalmente, verso una crescita economica e sociale che oggi è il nostro orgoglio. In questo giorno di tristezza per noi che apparteniamo a queste categorie, voglio ribadire alle giovani generazioni che i nomi dei magistrati pugliesi che oggi hanno ripristinato la Giustizia sono gli stessi che assieme ad avvocati e forze di polizia valorosi ed onesti hanno riportato la nostra terra nel novero della legalità e della civile convivenza”.
Antonio Carbonara