«E’ con grande mestizia che abbiamo appreso della scomparsa di Piero Terracina, testimone della Shoah, sopravvissuto alle persecuzioni razziali e alla deportazione nel campo di sterminio Auschwitz-Birkenau, cittadino onorario di Molfetta dal 2013, giusta deliberazione n.35 del Consiglio comunale del 18 dicembre 2013». Comincia così il messaggio di cordoglio del sindaco, Tommaso Minervini. «L’Italia, il mondo – continua il Sindaco – hanno perso un testimone prezioso e importante del senso di una delle pagine più buie della storia dell’uomo. Lui che, negli anni, ci ha accompagnato tutti nel cammino del recupero della memoria lascia agli uomini liberi il compito di costruire un futuro lontano da ogni forma di barbarie».
E ancora. «Rivolgendosi, in una lettera, agli studenti di Molfetta, in occasione della Giornata della memoria, Piero Terracina – ricorda il Sindaco Minervini – scriveva: “perché dobbiamo ricordare? E che cosa dobbiamo ricordare? Bisogna ricordare il male nelle sue estreme efferatezze e conoscerlo bene anche quando si presenta in forme solo apparentemente innocue; quando si pensa che uno straniero, uno zingaro, o uno che apparentemente diverso da noi, è un nemico”. Ecco facciamo tutti tesoro dell’eredità che Piero Terracina ci ha lasciato. Colgo l’occasione – conclude – per esprimere a nome mio, del presidente del Consiglio comunale, di tutti i componenti della Giunta e dell’intero Consiglio comunale, un profondo cordoglio per la triste notizia. Oggi, siamo tutti un po’ più soli, ma con l’impegno a ereditare il senso profondo di continuare ad essere una Città dalla solida cultura democratica, antirazziale, anti nazifascista e contro ogni forma di odio ideologico». Il Sindaco ha inviato stamane un telegramma istituzionale di cordoglio alla Comunità Ebraica in Roma a nome dell’intera Città.
Molfetta, 9 dicembre 2019
L’Ufficio stampa
Redazione