E’ morto Carlo Bernardini, il decano dei fisici italiani che lascia un’eredità importante sia sul fronte scientifico, sia su quello della divulgazione. Aveva 88 anni ed è stato fra i protagonisti della fisica a partire dal dopoguerra, quando aveva collaborato alla realizzazione del primo sincrotrone presso il Laboratorio Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Notevole anche il suo impegno nella divulgazione, come direttore delle riviste Sapere e Riforma della Scuola. Nato a Lecce il 22 aprile 1930, ha insegnato prima nell’università Federico II di Napoli e poi alla Sapienza di Roma, dove è stato anche preside della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
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redazione