Si è tenuta ieri, presso la sala conferenze di Palazzo Adorno, la conferenza stampa di presentazione della mostra Il filo della storia di Federico Caputo e Margherita Grasselli a cura di Ermanno Tedeschi che sarà inaugurata in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, domenica 6 Settembre 2020.
Alla conferenza hanno preso parte: Andrea Romano (Capo di Gabinetto del Presidente della Provincia), Fabiana Cicirillo (Ass. Cultura, Valorizzazione patrimonio culturale, pubblica istruzione, Comune di Lecce), Ermanno Tedeschi (Curatore della mostra), Federico Caputo (Artista), Michelangelo Mazzotta (Responsabile amministrativo Museo Ebraico di Lecce) e Francesco De Giorgi (Responsabile amministrativo Museo Ebraico di Lecce).
Andrea Romano (Capo di Gabinetto del Presidente della Provincia): “La provincia di Lecce è costantemente in collaborazione con il Museo Ebraico di Lecce al fine di costruire una serie di progetti che esaltino alcune peculiarità della città di Lecce. Palazzo Adorno e Palazzo dei Celestini, gioielli della nostra Provincia, saranno messi in campo per accogliere una mostra di arte contemporanea che portiamo all’attenzione della popolazione salentina”.
Fabiana Cicirillo (Ass. Cultura, Valorizzazione patrimonio culturale, pubblica istruzione, Comune di Lecce): “L’esposizione in luoghi simbolo della città ne arricchisce la bellezza. Questa mostra promuove la conoscenza di varie culture contribuendo ad ampliare l’offerta culturale della città.”
Per la Giornata di domenica, il Museo Ebraico di Lecce propone un ricco programma di eventi in collaborazione con Associazione Acribia, Infotab Tours, Lecceventi e Cantine Leuci. La Giornata è patrocinata della Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce e UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
DOMENICA 6 SETTEMBRE 2020
• Ore 10:00 – Visita guidata del Museo Ebraico di Lecce e dell’antica Giudecca, a cura del Prof. Fabrizio Lelli (Direttore del Museo Ebraico di Lecce e docente di Lingua e Letteratura Ebraica, Università del Salento).
• Ore 11:00 – Museo Ebraico di Lecce – Inaugurazione della mostra Il filo della storia, di Federico Caputo e Margherita Grasselli, a cura di Ermanno Tedeschi.
• Ore 12.00 – Museo Ebraico di Lecce – Presentazione del libro I racconti di Matilde, di Ermanno Tedeschi.
A seguire, degustazione di un calice di vino kasher offerta dalle Cantine Leuci di Guagnano.
Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria
Tel. e WhatsApp: 0832.247016
Email: info@palazzotaurino.com
Inaugurazione della mostra Il filo della storia, di Federico Caputo e Margherita Grasselli a cura di Ermanno Tedeschi
6 settembre 2020 ore 11:00 – Museo Ebraico di Lecce
Che cosa accomuna un artista che cuce e dipinge con fili e una che scolpisce l’argilla? Entrambi forgiano la materia, superando con maestria l’artigianalità del gesto stesso fino a plasmare volti, corpi e oggetti. Apparentemente rigide, le sculture di Margherita Grasselli sono morbide bambine, che in questo progetto avranno dei vestitini e degli elementi in tessuto, cuciti da Federico Caputo: il tessuto diviene il fil rouge che unisce i due artisti, collegando la mostra nel Museo Ebraico con quella diffusa in alcuni palazzi del centro storico di Lecce. I colori tenui dell’argilla saranno valorizzati dalle tinte vivaci dei filati e si armonizzeranno con la pietra leccese dei cortili. Entrambi gli artisti parlano direttamente all’anima in una moltitudine di forme e simboli capaci di rievocare ricordi, dialogando con la storia degli edifici e della città.
Ermanno Tedeschi Curatore della mostra
La mostra sarà visitabile dal 6 settembre 2020 al 28 febbraio 2021 presso il Museo Ebraico di Lecce e i cortili di Palazzo Adorno e Palazzo dei Celestini.
Presentazione del libro I racconti di Matilde di Ermanno Tedeschi
Ed. Associazione Culturale Acribia, 2020
6 settembre 2020 ore 12:00 – Museo Ebraico di Lecce
“Ermanno Tedeschi, per mezzo della bambolina Matilde, racconta la propria storia famigliare e quella universale che ha marcato dolorosamente un popolo e un’intera generazione. Per non dimenticare, è il fine esplicito, e la memoria a cui allude coincide con il camminare avanti guardando indietro evocato nell’epigrafe di Amos Oz. I giocattoli (e i libri per bambini) racchiudono un distillato degli investimenti emotivi della nostra infanzia e attraverso di loro ogni generazione “passa il testimone” a quelle successive, gettando un ponte tra il tempo passato e il tempo futuro. Noi guardiamo in avanti con gli occhi dei bambini e trasmettiamo loro la nostra memoria attraverso i giocattoli che li accompagnano nel loro viaggio”.
Pompeo Vagliani
Presidente della Fondazione Tancredi di Barolo e direttore del MUSLI Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia.
Ufficio stampa Museo Ebraico Lecce
Redazione