Grande successo al Teatro Umberto Giordano di Foggia per “Musica dal mondo”, concerto organizzato dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri e dalla Fondazione Per il tuo Cuore.
Un ensemble di veri talenti della nostra terra si è espresso sul palcoscenico del teatro foggiano in un’esibizione magistrale. La delicatezza e la grande musicalità del maestro Rosario Mastroserio (docente ordinario di pianoforte presso il conservatorio N. Piccinni di Bari ndr), dal tocco inconfondibile di raffinata sensibilità, si è contrapposto per l’occasione all’energica passionalità del maestro Domenico Balducci (anch’egli docente di pratica pianistica presso il conservatorio Piccinni di Bari ndr), pianista dal forte carisma musicale e scenico. Due professionisti dal percorso professionale impeccabile. Mastroserio, nato a San Giovanni Rotondo ma artista del mondo, avendo calcato i palcoscenici di 4 continenti, è ritenuto dalla critica internazionale uno dei migliori interpreti della musica dell’indimenticabile compositore argentino Astor Piazzolla, di origini tranesi. Dedito ad una intensa attività concertistica e di docenza in Italia e all’estero, è spesso protagonista in America, e proprio negli States, alla George Washington University, gli è stato conferito il Performing Artists Award: prestigioso riconoscimento dell’Italian Cultural Society.
Altra eccellenza pugliese, dai natali barlettani, il Maestro Balducci, esperto conoscitore di tango argentino e colonne sonore, vanta numerose collaborazioni con molti musicisti, come con lo stesso maestro Mastroserio con il quale forma il Duo Pianistico Jazz a due pianoforti, il gruppo Project Tango e il trio Douce France con il mezzosoprano Lisa Sasso e Arianna Di Savino al violino. Ad uno dei suoi ultimi concerti “Historia de un Amor”, una prima assoluta, con le sorelle Sasso e l’attore Vito Lopriore, ha partecipato l’attore-regista Michele Placido, protagonista del reading. I suoi spettacoli sono pieni, oltre che della sua abilità virtuosistica, anche di una sapiente capacità di raccontare la musica, attraverso il tocco e il suono, riuscendo a coinvolgere mentalmente ed emotivamente il pubblico.
Di coloritura diversa ma entrambe affascinanti le voci delle sorelle Lisa e Vanna Sasso, biscegliesi e cittadine del mondo. Lisa Sasso, mezzo soprano cantante di musica barocca, con la sua voce black e profonda ha coinvolto il pubblico con brani di Édith Piaf e Astor Piazzolla, da brivido poi l’intensa interpretazione di “Caruso” dell’indimenticato Lucio Dalla; Vanna Sasso, sofisticata voce morbida, ha accarezzato invece il pubblico con brani di elevato virtuosismo vocale dal pop al jazz, passando con agilità da George Gershwin e alcuni degli standard jazz più famosi al mondo come “Summertime”, al manifesto programmatico pacifista di John Lennon “Imagine”. I quattro artisti, ognuno con una fortissima personalità musicale, hanno trasportato il pubblico in un viaggio sonoro per il mondo attraverso le sue melodie più belle. I due maestri, Mastroserio e Balducci, si sono esibiti per piano solo, ma hanno anche accompagnato i brani cantati con passione ed estrema capacità interpretativa delle due sorelle Sasso. Così è stato facile viaggiare nel tempo e nello spazio attraversando diversi continenti, seguendo il programma della serata, di cui il fortunato pubblico del Teatro Giordano ha potuto godere la scorsa settimana. Una danza di stili tra jazz, tango e pop, brani di provenienza diversa, dall’Europa al Regno Unito, dall’America sino a spingersi in Argentina, un percorso intrigante, omaggio ora alla chansonsfrançaise, come “Hymne a l’amour” della Piaf, passando per i più celebri tango di Piazzolla come “Oblivion”, mirabilmente interpretati dalla coloritura scura di Lisa Sasso, sino a quelli più R&B come “I believe I can fly” di R. Kelly, che Vanna Sasso, accompagnata dal maestro Balducci, ha cantato a chiusura del concerto tra gli applausi scroscianti degli spettatori.
Fotoreporter ufficiale dell’evento Maria Giovina Russo artista e pittrice di grande sensibilità, suo il reportage che ha documentato il concerto. I suoi scatti non solo immortalano l’attimo della scena ma innalzano la fotografia ad arte, paiono quadri le sue foto, di luci, ombre e sfumature, quasi ad interpretare il viaggio musicale dell’animo dei quattro interpreti sulle tavole del proscenio. Virtuosismo si è sommato a virtuosismo insomma. La straordinaria capacità poi di “vestire la musica” dello stilista bitontino Giulio Lovero (Atelier Miss & Lady) ha chiuso il cerchio. Sempre presente in contesti di grande raffinatezza e rilievo culturale, Lovero ha amplificato il glamour della serata e l’indiscussa presenza scenica e avvenenza delle due sorelle Sasso.
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