Misurecomposte
MUSICAPERTA
Domenica 11 settembre, ore 20.30
Chiostro di Santa Chiara
Bari
(via Pier l’eremita 25/b)
FLART QUARTET
Musiche di Dubois, Pachelbel, Bizet,
Fauré, Shearing, Simons, Sanduzzi e Rota-Cellaro
Il Flart Quartet, formazione tutta al femminile di flauti con all’attivo incisioni per Brilliant Classics, Stradivarius e altre importanti etichette, suona domenica 11 settembre (ore 20.30), nel chiostro di Santa Chiara, a Bari, per il secondo appuntamento di «MusicAperta», rassegna di sette concerti tra Puglia e Molise organizzata dall’Associazione Misurecomposte con la direzione artistica di Flavio Maddonni, il patrocinio del Comune di Bari e la collaborazione, nel capoluogo, della Biblioteca Nazionale «Sagarriga Visconti Volpi», del Museo Civico, della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana, nonché del Conservatorio Nino Rota di Monopoli.
Composto da Natalia Bonello (flauto e flauto contralto), Catia D’Elia (flauto ottavino e flauto basso), Palma di Gaetano (flauto e ottavino) e Nicoletta Di Sabato (flauto e ottavino), il Flart Quartet vanta centinaia di concerti e partecipazioni a importanti festival italiani e internazionali e propone un repertorio che spazia dal periodo barocco a quello contemporaneo con soventi incursioni nella sperimentazione sonora e l’esecuzione di pagine musicali particolarmente adatte ad esaltare le sonorità del quartetto, anche se non scritte appositamente per questo particolare organico. E il programma della serata, che contempla anche la prima assoluta di un pezzo scritto su commissione, «Jazz Ouverture» di Giancarlo Sanduzzi, rispecchia la versatilità del Flart Quartet, nella cui interpretazione si ascolterà in apertura «Quatuor pour flûtes», pagina del 1964 del compositore francese Pierre Max Dubois.
Si rimarrà oltralpe con la rielaborazione di una serie di brani tratti dalla «Carmen» di Bizet e con la Pavane op. 50 di Fauré, prima di toccare il barocco di Johann Pachelbel con il suo «Canone» riletto in chiave jazz, universo di riferimento degli standard «Lullaby of Birland» di George Shearing e «All of Me» di Gerald Marks e Seymour Simons previsti a seguire, prima della «Jazz Ouverture» di Sanduzzi e l’omaggio finale a Nino Rota firmato Michele Cellaro.
Info 347.4567734. Ingresso libero
Redazione