Nato al Sud, che ha Napoli come capitale. E cittadino del mondo. In una parola, «Napòlide», per dirla col titolo di un libro dello scrittore partenopeo Erri De Luca, che ha ispirato al Quartetto Ànema e all’attore Cosimo Damiano Damato il concerto letterario in programma sabato 4 novembre, nell’auditorium Vallisa di Bari (ore 21), per «Le direzioni del racconto» della Compagnia Diaghilev.
L’attore e regista foggiano incontra Marcello Corvino (violino), Massimo De Stephanis (contrabbasso), Fabio Tricomi (oud, mandolino, tammorra, tonbak, darbuka) e Biagio Labanca (chitarra) perché come loro si sente «napòlide», figlio di un Sud che, per citare Erri De Luca, «innesta nel sistema nervoso un apparecchio cercapersone che inculca in tutti i suoi».
Il progetto musicale e discografico degli Ànema nasce sul terreno del grande patrimonio musicale napoletano, che viene percorso su due direzioni dello stesso binario, il passato ed il presente. Del passato viene proposta una rilettura in una dimensione puramente strumentale: il canto è affidato agli strumenti canonici quali il violino, il mandolino, la chitarra, ma anche l’oud, strumento arabo che racconta quanto Napoli sia nel Mediterraneo, con i suoi suoni, i suoi strumenti e le sue melodie dalle radici diffuse, antiche e profonde. Radici che vengono da altrove e da lontano, in una stratificazione che delle molteplicità culturali ha saputo fare la somma, facendo diventare la diversità generatrice di originalità e bellezza. Quest’idea di paesaggio musicale multietnico prevede, pertanto, anche l’utilizzo di strumenti percussivi arabi e persiani come la darbuka e il tonbak. E, accanto all’esecuzione di classici quali «Era de maggio», «Reginella», «‘O sole mio» e l’omaggio al grande Renato Carosone con «Tu vuo’ fa’ l’americano» e «‘O sarracino», «Concerto Napòlide» include musica originale degli Ànema, nata dalla vena creativa di quattro musicisti il cui passato e la cui tradizione si innesta nel «sistema nervoso» di cui parla Erri De Luca per generare nuova musica. Trasferitisi da Napoli e dal Sud, i quattro componenti degli Ànema si sono incontrati tra le aule del Dams di Bologna e tra le fila dell’Orchestra del Collegium Musicum dell’Università bolognese, prima di unire le rispettive esperienze tra classica, jazz, rock e tradizioni popolari, tutte presenti in questo viaggio alla ricerca di un’identità mai perduta.
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