Nasce l’associazione Diritto è Vita in ricordo di Umberto Paolillo, agente, ispettore capo della polizia penitenziaria Barese che si è tolto la vita con la pistola d’ordinanza

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In foto l’avvocato Antonio Maria La Scala

In foto l’avvocato Laura Lieggi

È nata l’associazione “Diritto è Vita “, in ricordo di Umberto Paolillo, agente, ispettore capo della polizia penitenziaria Barese, che si è tolto la vita con la pistola d’ordinanza .
L’associazione è stata voluta fortemente dalla madre, signora Rosanna Pesce, alla quale Umberto raccontava, sempre a suo dire, i suoi disagi e incomprensioni lavorative. Mamma Rosanna, come la ricorda affettuosamente chi ha ascoltato le sue denunce, ha voluto fortemente la nascita di questa associazione, perché a suo dire, la morte del figlio e di altri appartenenti al personale in divisa, non sia ancora una volta archiviata come conseguenza del gesto estremo, dovuto al mal di vivere. Dietro il gesto estremo c’è sempre una motivazione assurda, ma prevedibile.
L’associazione creata da Rosanna Pesce, Ernesto Paolillo, l’avvocato Antonio La Scala e l’avvocato Laura Lieggi si pone l’obiettivo di dare ascolto e voce a chi, durante l’espletamento lavorativo, chiede aiuto perché non riesce ad arginare l’ansia e lo stress derivanti da situazioni imposte o da comportamenti illegittimi. L’aiuto di uno psicologo esperto e di legali preparati nella materia lavoristica e militare fara’ da supporto a chi lo richieda.
Le organizzazioni militari, i corpi e le armi sono istituzioni lavoristiche assolutamente controllate e disciplinate da una copiosa normativa, che ha lo scopo di prevenire e arginare fenomeni di illegittimità e di abuso. Purtroppo, pero’, anche in questi ambiti, così come in qualsivoglia ambiente lavorativo, la normale relazione tra gli individui può portare a vessazioni, maltrattamenti e abusi.
Appare chiaro che si e’ sempre dalla parte di chi giornalmente ci difende e protegge grazie ad una valida organizzazione e direzione, ma purtroppo, il problema dei suicidi, per quanto già presente, stia ora assumendo dimensioni paurose, e mai, come in questo momento, occorre un intervento immediato ed efficace.
L’associazione si prefigge non solo di raccogliere i numeri e le testimonianze, ma anche di avanzare proposte per la modifica o l’introduzione di leggi che si occupino del fenomeno.
Per fare questo occorre l’aiuto di tutti coloro che, in qualche modo, si sentano coinvolti o che possano dare un valido contributo all’annosa questio. L’associazione ” Diritto è Vita ” si doterà di un numero verde al quale chiunque potrà chiedere aiuto, chiarimenti, interventi. Fondamentale sarà la collaborazione con i sindacati, che potranno dare un valido contributo. Ora ci aspettiamo solo che la cosa abbia la massima condivisione e divulgazione perché “insieme tutto è possibile”.

Avv. Antonio La Scala e avv. Laura Lieggi

Redazione

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