Giovedì 17 giugno – alle 20.30 nel Nuovo Teatro Abeliano a Bari – la programmazione del Festival Pandèmoni presenta “Nina Balla“, con la musica e la voce di Claudio Prima accompagnato dal Progetto Sé.Me.. Lo spettacolo racconta, con danza, musiche e testi inediti, le avventure di Nina, ragazza di origine albanese cresciuta in Italia. Una storia personale che la lega ancestralmente con la sua terra d’origine, una storia che è impressa nel suo nome e la spingerà a cambiare il suo destino. Una storia moderna, eppure senza tempo, che intreccia le sue pieghe più intime con le musiche originali che la sostengono e le fanno da cornice, in uno spettacolo appassionante che trascina e commuove. Una storia che appartiene archetipicamente a tutte le donne del Sud, fiere e sinuose, come il mare che le accomuna.
Nina è una ragazza albanese trapiantata in Italia, concepita in un contesto del tutto inaspettato. Questo suo stesso concepimento traccia, in nuce, tutta la sua vita, che in questa storia dispiega le sue più inaspettate direzioni. Geografiche innanzitutto, perché dall’Isola di Saseno, luogo di partenza del racconto, si approda in seguito, insieme a Nina e a sua madre, in Puglia, a San Giovanni Rotondo, tracciando così la rotta che è stata di tantissimi albanesi dagli anni 90 ad oggi.
Claudio Prima scrive le musiche di questo spettacolo e si sperimenta nella scrittura e nella messa in scena di un racconto inedito, elaborando una forma di concerto nel quale il racconto penetra le trame musicali, plasmandone la forma per sostenere la parola detta, che a tratti si trasforma in canto. La regia è affidata a Marcelo Bulgarelli, noto attore e regista brasiliano già vincitore di importanti riconoscimenti (Premio Funarte 2007, Premio Açorianos 2010) e massimo esperto di biomeccanica teatrale in Brasile.
Il progetto Sé.Me. fonde le sonorità italiane dell’organetto con quelle degli archi di Vera Longo (violino) e Marco Schiavone (violoncello), entrambi già protagonisti di importanti collaborazioni (Giovane Orchestra del Salento, La Municipal, Orchestra della Magna Grecia), sostenuti dalle percussioni mediorientali del Maestro Vito De Lorenzi.
L’organetto ha il suono di una tradizione antica, legata a doppio filo con le ritualità Europee: dal Sud Italia alla Scozia, dai Paesi Baschi all’Est Europa. Da strumento della tradizione, negli ultimi anni si è gradualmente trasformato in strumento di evoluzione della tradizione stessa, grazie alle nuove composizioni nell’ambito della world music e alle sempre più frequenti commistioni fra stili e culture diverse. Nelle musiche di questo spettacolo, l’organetto incontra il mondo classico, in particolare il quartetto d’archi, l’ensemble da camera per eccellenza, per indagare il rapporto fra musica tradizionale e musica classica, che ha ispirato nel novecento autori classici come Liszt, Brahms, Ligèty, Bartòk, Chopin, Stravinskij e De Falla, dando vita a composizioni meravigliose come la Rapsodia Ungherese e la Fantasia su temi popolari ungheresi di Liszt o le Danze rumene e ungheresi di Bartòk.
Il 25 Giugno prossimo sarà pubblicato il primo lavoro discografico di Claudio Prima & Sé.Me., dal titolo “Enjoy”, che contiene le musiche che fanno da contraltare al racconto Nina Bala e che si intrecciano nella parola, sostituendo o rimarcando il suo potere evocativo e la forza di questo racconto inedito.
Ad incontrare il quartetto d’archi in questo progetto originale è l’organetto, imbracciato da Claudio Prima, esperto conoscitore delle musiche ‘di confine’, sia esso un confine stilistico o geografico. Il repertorio, totalmente inedito, nelle musiche e nei testi, traccia una rotta ideale fra le tradizioni del Sud dell’Europa e il mondo classico, con una scrittura colta che conserva l’istintività e la passionalità dello stile popolare. Gli archi sostengono l’organetto nella creazione di un ambiente musicale ricco e complesso, che indaga a fondo le possibilità espressive della musica tradizionale, nel suo continuo fluire e dialogare con la modernità.
Il cartellone di “Pandémoni” prosegue con “Trapunto di stelle” dei Radicanto (giovedì 24 alle 20.30); “Col Sud a tracolla” di e con Vito Signorile (venerdì 25 e sabato 26 alle 20.30); “Discovering” con Mandala Dance Company e “Agua” con Megakles Ballet (domenica 27 alle 20.30); “Quartetto per la fine del tempo” con la Compagnia Egribiancodanza e “Garbage Girls” con E-Motion Gruppo Phoenix (martedì 29 alle 20.30).
Per il mese di luglio, invece, sono previsti altri sei spettacoli: “Favole Di Pietra” con il gruppo musicale Uaragniaun (giovedì 1 e martedì 2 alle 20.30); “Naufragar m’è dolce in questo mare…” con Vito Signorile (sabato 3 alle 20.30); “Nel tempo” SpellBound (giovedì 8 alle 20.30); “La Barca” con Sarita Schena (venerdì 9 alle 20.30); “Estate” (da “Le quattro stagioni”) con Arearea (sabato 10 alle 20.30); Infine, da venerdì 23 a domenica 25, tre giorni con il Teatro dei Borgia con gli spettacoli: “Eracle l’invisibile” (alle 18), “Filottete Dimenticato” (alle 20) e “Medea per strada” (alle 21.30).
Per informazioni: Nuovo Teatro Abeliano 080.542.76.78, info@teatroabeliano.com)
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