“Nino Frassica & Los Plaggers Band Show Tour 2000 – 3000” inaugura la stagione teatrale del Comune di Fasano

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© PIGI CIPELLI 2015 MILANO, 2015 NINO FRASSICA- CHE TEMPO CHE FA

Venerdì 18 novembre

“Nino Frassica & Los Plaggers Band Show Tour 2000 – 3000”

inaugura la stagione teatrale del Comune in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

Ad aprile lo spettacolo con Giulio Scarpati sostituito da Ambra Angiolini e Arianna Scommegna.

Sarà Nino Frassica, accompagnato dalla Los Plaggers Band, il primo a calcare il palco del Teatro Kennedy il prossimo venerdì 18 novembre con lo spettacolo “Nino Frassica & Los Plaggers Band Show Tour 2000 – 3000”, per la Stagione Teatrale 2022/2023 del Comune di Fasano in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Un’operazione di memoria musicale con un repertorio di oltre cento brani rivisti e corretti in cui canzoni famosissime, pur mantenendo la propria identità, sono tagliate e ricucite alla maniera di Frassica.

Los Plaggers è una band formata da sei formidabili musicisti; il nome Plaggers è una fusione tra Platters e plagio. Lo show è un originalissimo e coinvolgente viaggio musicale per oltre due ore di concerto cabaret. Una grande festa, un’operazione di memoria musicale con un repertorio formato da oltre cento brani rivisti e corretti, in cui canzoni famosissime, pur mantenendo la propria identità, sono tagliate e ricucite alla maniera di Frassica. Protagonista anche il pubblico che, travolto dal ritmo incalzante dello show, mentre si diverte con le invenzioni musicali di Frassica, può cantare e partecipare direttamente allo spettacolo grazie a medley dedicati alla musica degli anni ’60 e ’70, omaggi a Santana e Battisti, etc…, fino a crearsi un’atmosfera di complicità e intesa, grazie all’inesauribile vérve comica dell’artista siciliano.

La stagione proseguirà il 21 novembre con Amanda Sandrelli in “Lisistrata” di Aristofane con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti e con Lucianna De Falco nel ruolo di Spartana (adattamento e regia di Ugo Chiti) che, attraverso un meccanismo teatrale modernissimo, una specie di farsa dove molto si ride, ma che in maniera paradossale e insieme umanissima ci fa scoprire senza falso pudore, tra sghignazzi e continui doppi sensi saporosissimi i meccanismi perversi dell’irragionevolezza umana.

Ancora una donna salirà sul palco il 5 dicembre. Si tratta di Paola Turci che si racconta in “Mi amerò lo stesso” (regia Paolo Civati) un monologo sincero e divertente che a volte vorrebbe essere un dialogo e in cui alla realtà si mischiano i sogni e nei sogni entra la vita. L’11 gennaio andrà in scena “Se devi dire una bugia dilla grossa”, cavallo di battaglia della Ditta Dorelli, Quattrini, Guida, a più di trent’anni dalla prima rappresentazione del 1986, con Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e Paola Quattrini che per la terza volta interpreterà il ruolo della moglie dell’onorevole Natalia.

Il 26 gennaio Carolina Rosi, Tony Laudadio e Nicola Di Pinto porteranno in scena “Ditegli sempre di sì” per la regia di Roberto Andò, uno dei primi testi scritti da Eduardo De Filippo, un’opera vivace, colorata il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione.

Uno lo spettacolo a febbraio, il 9, con Katia Ricciarelli e Fabio Ferrari, Nadia Rinaldi, Claudio Insegno con la partecipazione di Paola Barale, in “Riunione di famiglia”, una commedia dolce e pungente sul delicato rapporto tra madre e figli. Un filo sottile lega i personaggi in un excursus tra passato e presente, recriminazioni e compiacimenti, ed il loro rapporto, ma soprattutto i loro intenti, sono affrontati in una chiave molto divertente.

Un mese dopo, il 10 marzo, si torna a teatro con Cesare Bocci e Galatea Ranzi in “Il Figlio”, testo di Florian Zeller che fa parte di una trilogia (Il Padre, la Madre, Il Figlio) i cui testi, tuttavia, non sono collegati fra loro se non dal numero dei personaggi – sei – e dalle implicazioni umane e sociali. “Il Figlio” è un testo capace di conquistare grazie non solo alla bellezza del linguaggio ma alla capacità di introspezione, ai rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze delle loro incapacità di capire sé stessi e gli altri.

Il 22 marzo a Fasano arrivano Nancy Brilli e Chiara Noschese con “Manola” (regia di Leo Muscato) commedia ironica e brillante tratta dall’omonimo best seller di Margaret Mazzantini. In scena due gemelle eterozigote, Ortensia e Anemone, cresciute caratterialmente agli antipodi, ma accomunate da un’esilarante capacità di raccontarsi in una maratona impudica e commovente, che svela l’intimità femminile in tutte le sue scaglie.

Marzo si conclude con “Il colloquio” di Marco Grossi, testo vincitore del Bando SIAE “Per chi crea” sezione Nuove Opere 2019 in scena il 31 marzo. “Il colloquio” è uno spettacolo che, attraverso lo strumento del paradosso in un testo dal ritmo serrato sostenuto dall’affiatata squadra di attori, racconta un fenomeno reale degenerativo che attraversa le dinamiche sociali proprie del mondo del lavoro: l’aumento della competitività come elemento propulsore di alterazioni emotive e comportamentali.

La stagione di prosa del Comune di Fasano si chiude il 23 aprile con lo spettacolo “Il nodo” con Ambra Angiolini e Arianna Scommegna che sostituisce “Il teatro comico” di Goldoni con Giulio Scarpati previsto per l’11 aprile. Tratto da un testo dell’autrice americana Johnna Adams, “Il nodo” è uno spettacolo intenso sul bullismo e sul rapporto genitori-figli. È l’ora di ricevimento per una insegnante di una classe di prima media. Al colloquio si presenta inaspettatamente la madre di un suo allievo. Vuole parlarle, ma non sarà un dialogo facile. Suo figlio alcuni giorni prima è stato sospeso, è tornato a casa pieno di lividi e lei vuole a tutti i costi capire il perché. È stato vittima di bullismo o forse lui stesso è stato un molestatore… forse l’insegnante l’ha trattato con asprezza…Sciogliere questo nodo, cercare la verità è l’unica possibilità a cui aggrapparsi. Perché, come conseguenza del fatto, il figlio ha commesso qualcosa di tremendo, di irreparabile. E solo un confronto durissimo tra le due donne potrà dare un senso al dolore, allo smarrimento e al loro reciproco, soffocante senso di colpa. Quali sono le responsabilità educative dei genitori e quali quelle delle istituzioni nei confronti dei figli? Di chi è la colpa se i nostri figli si trasformano in vittime o carnefici?

Info: www.teatropubblicopugliese.it

REDAZIONE

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