Venerdì 23 novembre (ore 20:30 – ingresso libero) appuntamento con la nona edizione di Mareaperto, rassegna di musiche di confine organizzata dall’associazione culturale Manigold con il sostegno della Regione Puglia e la collaborazione del Fondo Verri di Lecce, che ospita la serata. Sul palco si alterneranno Radicanto Duo, composto da Maria Giaquinto (canto, percussioni) e Giuseppe De Trizio (chitarra), con lo spettacolo “Verso Sud” e il trio Uaragniaun con i brani del nuovo progetto discografico CillaCilla, sostenuto da Puglia Sounds Record 2018. MareAperto nasce dall’esigenza di indagare sulle matrici comuni condivise dalle culture dei paesi appartenenti all’area Adriatica con la partecipazione di numerosi progetti di ricerca sulle musiche di confine (BandAdriatica, Adria, Tukrè, Giovane Orchestra del Salento, Progetto Se.Me, La Repetition/Orchestra senza confini).
“Verso Sud” si propone di riportare alla luce suoni e storie di terra e di mare, attraverso la ricerca e la rielaborazione del patrimonio della tradizione popolare italiana che da essi deriva. Canti d’acqua e canti rurali, di stagioni che si alternano in un’incessante dialogo con la vita di uomini e donne che si muovono sui bordi, sui confini, nella rete. La ricerca del patrimonio delle culture musicali propone un ponte verso la valorizzazione delle pratiche e dei saperi identitari; di tutto ciò che, connesso ai fenomeni musicali, rappresenta la tradizione vera e profonda del Mediterraneo, una tradizione caratterizzata da aspetti comuni, ma anche da notevoli differenze. Il repertorio è amplissimo: tarantelle, ninne nanne, canti d’amore, di tradizione popolare e di autori come Domenico Modugno. Radicanto è un gruppo musicale pugliese, attivo da oltre 20 anni. Il nome prende vita dall’idea di unire le radici popolari e il canto. La musica è una miscela di folk e canzone d’autore. Alla ricerca musicale e ad un’intensa attività concertistica, i Radicanto uniscono un costante lavoro nell’ambito del teatro, del cinema e della danza.
Uaragniaun è un progetto musicale per raccontare le ancestrali storie del popolo della civiltà contadina pugliese. Maria Moramarco è il cuore del progetto: è la ricerca e la voce. Una voce cristallina e potente, figlia naturale degli antichi cantori e cantatrici che hanno tramandato la tradizione orale nelle contrade murgiane e della Puglia, terra meridiana, di confine, con le vicine civiltà mediterranee. Con il chitarrista Luigi Bolognese e il percussionista Silvio Teot, il trio altamurano proprone dal 1978 un lungo percorso di rivisitazione di un immenso patrimonio di canti e musiche della tradizione immateriale. Repertori mai esplorati vengono alla luce e il “progetto Uaragniaun” si propone di rivitalizzare, attraverso una lettura critica, i canti inediti della musica popolare pugliese e, in particolare, della Murgia barese. “Cillacilla” è il capoverso di una cantilena che ritmava saltelli eseguiti in coppia a braccia incrociate. Canzoncine, rime e filastrocche accompagnavano i giochi dei bambini nella civiltà contadina e pastorale. “Tra il materiale di tradizione da me raccolto ad Altamura a partire dalla metà degli anni settanta”, sottolinea Maria Moramarco, “ho ritrovato diversi esempi che insieme creano un piccolo affresco di memoria relativo al mondo dell’infanzia di quel tempo. Un affresco variegato, delicato, fatto di immagini divertenti, paradossali, leggere, ma anche di temi cupi, dove questo affresco assume tinte fosche, quando esprime un’infanzia di breve durata, presto negata e affogata nella miseria e nella povertà di molti”, prosegue. “Questo lavoro è rivolto principalmente ai bambini di oggi, ma anche agli adulti che hanno visto scomparire questo mondo contadino schiacciato dall’irrompere della civiltà industriale e a quelli che lo hanno voluto dimenticare”.
Ufficio stampa Claudio Prima
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