“I 20 milioni a cui fa riferimento Melchiorre, sono stati ripartiti con DM del Ministro su criteri definiti in relazione alla legge di bilancio. La dimensione dell’apporto dei privati per il Petruzzelli è in effetti bassa e questa è una delle cause del contributo più contenuto rispetto ad altre realtà”.
Così in una nota il deputato barese del PD, Alberto Losacco.
“Oggi il Ministero, lo Stato, è di gran lunga il maggiore sostenitore del Petruzzelli. Il contributo pubblico però è calibrato anche in relazione alla capacità di attrazione di finanziamenti privati. Da qui l’invito a noi tutti e alla nostra imprenditoria affinché sostengano il nostro teatro, esattamente come accade in altre città come Bologna, Firenze e Roma dove i rispettivi teatri possono godere di un importante apporto economico da parte dei privati.”
“I decreti attuativi della legge 160, sono certo che non saranno penalizzanti per il Petruzzelli. In questi anni, a Bari dalla nostra Fondazione è stata compiuta una preziosa opera di risanamento del bilancio, di efficientamento e innalzamento della qualità, con risultati nettamente migliori rispetto alle altre Fondazioni, come è stato ampiamente riconosciuto nell’ultima relazione del Commissario Straordinario per i teatri lirici-sinfonici, Gianluca Sole.
E allora il nostro Teatro se, come siamo certi, saprà continuare lungo questa strada, di attenzione ai conti, ma anche di importanti performances in termini di spettatori e di vendite di abbonamenti e biglietti, non avrà nulla da temere dal punto di vista del contributo pubblico, sempre più orientato a premiare Fondazioni che sanno operare in questo modo.
L’auspicio è che questa crescita – conclude Losacco – incentivi anche forme di finanziamento da parte dei privati, magari utilizzando l’Art Bonus, che il Ministro Franceschini dal 2015 ha voluto estendere anche alle Fondazioni lirico sinfoniche. I nostri imprenditori potrebbero, quindi, utilizzare l’Art Bonus (con il relativo 65% di credito d’imposta), per scommettere su progetti, come ad esempio quello realizzato dalla Fondazione con le Opere per Ragazzi, le Mattinèe delle opere in Cartellone, i Family Concert.
Con il contributo ministeriale e degli enti locali sarebbe garantita quindi in buona parte la stagione ufficiale mentre l’investimento sul futuro e sui giovani arriverebbe grazie all’Art Bonus. Il contributo dei privati e l’Art Bonus rappresentano un tassello ed un equilibrio che non può assolutamente mancare, come i casi di altre realtà dimostrano”.
ansa
di Antonio Carbonara