Colpo di scena sulla vicenda della ex consigliera del Comune di Bari, Irma Melini. Nel 2007, nel corso di una seduta del consiglio comunale, fu offesa con una scritta posta sulla scheda di votazione. (Irma la …..). Ad essere coinvolto fu Francesco Colella, consigliere del M5S. Oa il colpo di scena. La difesa di Covella punta il dito contro l’assessore Vito Lacoppola il quale respinge ogni accusa e promette di difendersi per tutelare il proprio buon nome.
Nella udienza dinanzi al giudice monocratico Antonietta Guerra, si presentarono su 23 consiglieri comunali 21 come testimoni. Assente proprio Vito Lacoppola che ricevette la raccomandata della convocazione ma senza mai ritirarla. A tirare il ballo quest’ultimo la grafologa Rosa Martino la quale ritiene che Lacoppola avrebbe “dissimulato la propria scrittura al 99%”. “Prossima tappa il 3 marzo 2020 – riferisce in un post su facebook Irma Melini – data in cui ascolteremo il consigliere Lacoppola; poi il processo dovrebbe avviarsi verso la conclusione”.
Antonio Carbonara