Gli assassini di Nicola De Santis, 29 anni, ucciso ieri sera al quartiere Japigia con numerosi colpi d’arma da fuoco, hanno agito con due armi a bordo di un’Alfa 147 bianca poi trovata in fiamme in agro di Casamassima (Bari).
Nella notte sono stati eseguiti uno stub, numerose perquisizioni e audizioni in Questura di persone vicine alla vittima. Si sospetta che De Santis girasse armato.
Secondo la ricostruzione della polizia, una pattuglia delle Volanti, che era a Japigia, ha udito una raffica di mitra spostandosi su via Archimede. La polizia ha notato la moto di De Santis e l’Alfa Romeo che lo inseguiva, finché il centauro ha abbandonato la moto rifugiandosi in alcuni giardinetti. Gli agenti lo hanno raggiunto, De Santis ha barcollato e poi è caduto a terra. Trovati bossoli di pistola calibro 9 e di un’arma calibro 7,62, probabilmente un kalashnikov, e sotto una siepe una pistola clandestina calibro 9, si presume appartenuta a De Santis, con 14 proiettili nel caricatore e uno in canna.
ansa
di Antonio Carbonara