Salvatore Vassalli, il 65enne imputato a Bari per l’omicidio del fisioterapista Mauro Di Giacomo (ucciso a Bari la sera del 18 dicembre 2023 sotto casa sua, nel quartiere Poggiofranco) ha offerto come risarcimento danni per i familiari della vittima la sua casa, la sua auto e tutti i beni di sua proprietà.
La richiesta è stata presentata oggi, nel corso della prima udienza in Corte d’Assise, dal difensore dell’imputato, l’avvocato Michele D’Ambra.
La Corte (presidente Sergio Di Paola) ha poi respinto la costituzione a parte civile dell’Ordine dei fisioterapisti di Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto, non ritenendo l’Ordine – che aveva chiesto un risarcimento di 300mila euro – leso nella vicenda. Ammessi, invece, i familiari della vittima, la moglie e i due figli.
A Vassalli, originario di Canosa di Puglia, sono contestate le aggravanti della crudeltà, della premeditazione, della minorata difesa della vittima (che in quel momento non era nelle condizioni di difendersi, trovandosi con due buste della spesa e uno zaino tra le mani) e dei futili motivi: quella sera, dopo aver aspettato Di Giacomo sotto casa, lo avrebbe ucciso sparando sette colpi di pistola da distanza ravvicinata prima di fuggire a bordo della sua auto.
Il movente, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe riconducibile a una vertenza civile per responsabilità professionale che la figlia di Vassalli, ex paziente di Di Giacomo, aveva intentato qualche anno prima nei confronti del fisioterapista.
La prossima udienza è fissata per il 26 novembre (ansa).
redazione