Omicidio Lopez a Bari: due arresti

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Svolta nelle indagini per l’omicidio di Ivan Lopez, ucciso la sera del 29 settembre 2021 sul lungomare San Girolamo di Bari: i carabinieri hanno arrestato Davide Lepore, 30enne di Bari e presunto esecutore materiale del delitto, e Giovanni Didonna, 28 anni, residente nel comune barese di Cellammare. Lopez, all’epoca 31enne, stava tornando a casa con un monopattino elettrico quando fu avvicinato da Lepore, che sparò a distanza ravvicinata almeno sei colpi con un revolver. Didonna invece avrebbe anche rubato la Fiat 500L che fu usata la sera del delitto. Lopez morì poco dopo il ricovero in ospedale.
Secondo l’accusa si sarebbe trattato di un omicidio maturato in ambito mafioso: Lopez sarebbe stato ucciso per ritorsione perché, insieme con suo fratello Francesco (ora collaboratore di giustizia), avrebbe compiuto alcune estorsioni nei confronti di Lepore, titolare di alcune autorimesse di Bari e vicino al clan Capriati della città vecchia. I fratelli Lopez, invece, erano esponenti del clan Strisciuglio del quartiere San Girolamo.
La richiesta di arresto era stata fatta dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari a conclusione di indagini supportate anche delle testimonianze di collaboratori di giustizia. Nei confronti di Lepore la gip ha riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso perché, “regolando i conti con i fratelli Lopez – si legge negli atti – sfruttava data occasione per porre termine alle prolungate richieste estorsive subite dal clan Strisciuglio, così dimostrando l’appartenenza al sodalizio delinquenziale Capriati”. La gip ha riconosciuto la “finalità mafiosa” dell’omicidio nel “voler agevolare l’affermazione del clan Capriati a scapito del clan Strisciuglio, nel contesto della contrapposizione violenta per il controllo del territorio” tra i due sodalizi. (ANSA).

Redazione

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