Le pagine più note del repertorio operistico attraverso il filtro della rielaborazione strumentale. È quanto propone il duo composto da Giuseppe Nese (flauto) e Gabriella Orlando (pianoforte) per l’autunno delle Stagioni dell’Agìmus (Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali) dirette da Piero Rotolo nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro. Il concerto, intitolato «Opera in salotto», è in programma sabato 25 novembre (ore 20.45), al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, dove si potranno ascoltare musiche di Donizetti (Sonata in do maggiore), Rossini (Tema e variazioni dalla Cenerentola firmati da Chopin), Verdi (Parafrasi dal Rigoletto), Mascagni (Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana), Bizet (Fantasia su Carmen di Borne) e, ancora, Verdi (Fantasia brillante sulla Traviata composta da Gènin).
Attraverso le rivisitazione per flauto e pianoforte di celebri arie d’opera, secondo quell’atto creativo rappresentato dalla trascrizione, in quanto interpretazione dell’originale finalizzata a mettere in luce l’intelligenza dell’autore, il duo ripercorre una tradizione antica e illustre. Parallela a quella più popolare delle trascrizioni per banda e per gli organetti dei musicisti ambulanti, la rielaborazione cameristica era concepita ad uso colto dei salotti e delle sale da concerto, e spesso finiva per dar luogo ad autentici capolavori di virtuosismo strumentale. Con l’affermazione ottocentesca del fenomeno dei virtuosi – per lo più pianisti, ma non solo – la semplice forma del tema con variazioni su un’aria d’opera cedette il posto alla moda, ben più spettacolare, delle parafrasi e delle fantasie. Ne furono artefici noti strumentisti dell’epoca, come i flautisti francesi Génin e Borne, ma anche grandi compositori come Liszt e Chopin, capaci di trasfigurare lo spirito dell’originale in una lettura inedita e sorprendente.
Biglietti 12 euro (10 euro over 65, 5 euro under 30, gratuito possessori AgìmusCard).
Info 368568412 – 3939935266 e www.associazionepadovano.it.
redazione