Operazione “Confine illegale”: i controlli della Guardia Costiera in Puglia

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Come ogni anno la tradizione delle festività natalizie richiama sulle tavole degli italiani molti piatti a base di pesce, aumentando il rischio per il consumatore di comperare prodotti ittici non sicuri o qualitativamente non aderenti alle sue aspettative.

 

Per questo motivo, in un periodo in cui è massima la commercializzazione di prodotti provenienti dall’attività di pesca, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Senatore Gian Marco Centinaio, ha chiesto uno sforzo supplementare agli uomini e donne della Guardia Costiera, disponendo l’operazione “Confine illegale”, a tutela dei consumatori, degli operatori onesti del settore e del “made in Italy”.

Un’operazione, iniziata a fine novembre e che durerà sino al 30 dicembre, fortemente voluta per garantire il rispetto delle vigenti disposizioni sugli scambi commerciali nazionali e soprattutto internazionali, a tutela degli stock ittici e dell’ecosistema, con il coinvolgimento di oltre 5mila tra uomini e donne della Guardia Costiera e con l’impiego di mezzi aeronavali come Nave Gregoretti, specializzata nell’attività di contrasto alla pesca illegale.

Il dispositivo operativo messo in campo a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera – ha già consentito la contestazione di oltre 700 sanzioni penali e amministrative, il sequestro di oltre 80 tonnellate di prodotto ittico non conforme, per un importo totale delle sanzioni pari a circa 1,5 milione di euro.

Naturalmente l’operazione ha coinvolto anche il 6° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari che ha coordinato l’attività a livello regionale. I controlli sono stati eseguiti su tutto l’ambito di giurisdizione, sia lungo le coste che nell’entroterra, conseguendo risultati di notevole rilievo, di cui sono da evidenziare, a titolo esemplificativo, quelli conseguiti:

  • a Taranto, con una maxi-operazione di contrasto ad un’attività criminale organizzata, sistematica, dedita al furto, ricettazione, distribuzione e successiva commercializzazione di prodotti ittici contaminati (mitili), contraffatti mediante falsa certificazione.  Tale complessa attività investigativa ha consentito l’esecuzione di 7 ordinanze di custodia cautelare, disposte dal Gip di Taranto;
  • a Bisceglie, presso n. 2 aziende di vendita all’ingrosso di prodotti ittici operanti nella zona industriale, è stata accertata la violazione di norme in materia di tracciabilità e si proceduto al sequestro di oltre 4 tonnellate di prodotto ittico (polpo, seppie, calamari e scampi), irrogando sanzioni amministrative per un totale di Euro 27.000. A titolo esemplificativo della gravità degli illeciti perpetrati, si tenga presente che una gran parte dei prodotti ittici sequestrati apparteneva a lotti congelatiti provenienti dall’estero che avevano superato tra il 2011 e il 2012 il termine minimo di conservazione, pronti per essere nuovamente etichettati e immessi in commercio;
  • a Bari, all’alba della giornata di ieri, durante un’attività di controllo sui mezzi adibiti al trasporto di prodotti ittici/molluschi bivalvi è stati ispezionato su Via Napoli un furgone isotermico proveniente da Taranto, rinvenendo nel vano di carico n° 30 esemplari di pesce spada di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento per la conservazione, frutto sicuramente di un’attività di pesca illegale. L’esemplare più grande risultava essere di 80 cm di lunghezza e 5 kg di peso vivo, rispetto ai 100 cm.  e  11,4 Kg. di peso vivo previsti dalla normativa di riferimento. A seguito di parere favorevole da parte del veterinario intervenuto sul posto, il prodotto ittico è stato donato ad ente caritatevole;
  • all’alba di oggi, nel corso di analoghi controlli su automezzi adibiti al trasporto di prodotti ittici sulla vecchia S.S. 16 tra Trani e Bisceglie, è stato fermato un autoarticolato con targa bulgara, sbarcato a Brindisi e proveniente dalla Grecia. Nel vano carico sono stati rinvenuti oltre 8 tonnellate di prodotto vario (tra cui 4.800 kg di cozze nere, 600 kg. di noci, 800 kg. di mussoli, 1.000 kg di ostriche, 300 kg di fasolari, 800 kg di cozze pelose), sottoposto integralmente a sequestro per assenza di etichettatura e tracciabilità del prodotto;
  • nella mattinata odierna nel porticciolo di “S. Vito” a Polignano a Mare è stato colto in flagranza un 55enne pluridenunciato pescatore subacqueo di Bari, con circa 5 kg. di datteri di mare appena estratti dalla scogliera del fondale antistante. Oltre alla denuncia penale nei confronti del soggetto, si è proceduto al sequestro del pescato e di tutta l’attrezzatura utilizzata (muta, bombole, erogatore, martello e pinza);
  • sempre nella mattinata odierna, nel porto di Bari, è stato fermato un TIR, proveniente dalla Grecia con un carico di 480 casse di orate, per un peso complessivo di 2 tonnellate, privo di qualsivoglia documentazione sulla tracciabilità del prodotto. Si è provveduto al sequestro del carico.

Ai risultati sopra evidenziati, si sommano i dati riferiti a tutto il 2018, per un totale complessivo fino ad oggi di  oltre 120mila verifiche, sia in mare che lungo la filiera commerciale, con l’elevazione di oltre 5.600 sanzioni tra amministrative e penali per un importo di circa 11,5 milioni di euro di sanzioni pecuniarie, ed il sequestro di oltre 400 tonnellate di prodotto proveniente, per un terzo, da piattaforme logistiche e centri all’ingrosso che commerciano principalmente prodotto di provenienza estera. Tali risultati rappresentano lo sforzo profuso in tutto l’anno nell’assolvimento della funzione di controllo del settore della pesca, affidato al Corpo delle Capitanerie di porto dal competente Dicastero delle Politiche Agricole Alimentari e del Turismo.

Un’azione di contrasto decisa nei confronti di chi agisce in modo fraudolento a danno degli operatori onesti e a discapito dei consumatori, con lo scopo di dare un sostegno al settore della pesca nazionale e assicurare, nel contempo, una filiera ittica virtuosa che garantisca ai consumatori l’acquisto di prodotti certificati e di qualità.

L’operazione “Confine illegale”, tuttora in corso, ha appunto lo scipo di garantire la conservazione e lo sfruttamento delle risorse ittiche in condizioni di piena sostenibilità economica, sociale, ambientale.

Capitaneria di Porto

Guardia Costiera di Molfetta

E-mail istituzionale

Via Banchina Seminario n.1

70056 Molfetta (BA)

       Bari, 21 dicembre 2018

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