Il presunto fornitore di droga del clan Cipriano di Bitonto (Bari), tra le 25 persone arrestate dai carabinieri, si sarebbe dovuto sposare oggi. L’arresto in carcere del pregiudicato Ottavio Di Cillo, 42enne di Cassano delle Murge, è stato eseguito a poche ore dalle sue nozze.
E’ uno dei particolari che emergono dall’operazione dei militari baresi, coordinata dalla Dda, che ha portato oggi 24 persone in carcere, tra i quali lo stesso Di Cillo e il presunto capo clan Francesco Colasuonno, detto Ciccio, di 35 anni, e un collaboratore di giustizia agli arresti domiciliari. L’indagine, denominata ‘Porta Robustina’, luogo simbolo del conflitto con il clan Conte per il controllo dello spaccio a Bitonto, è partita dopo la faida del 2017 che culminò, il 30 dicembre di quell’anno, nell’omicidio della anziana innocente Anna Rosa Tarantino, uccisa durante un inseguimento tra pusher dei due gruppi criminali rivali. Alle 25 persone arrestate oggi (43 in totale gli indagati) sono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e alla commercializzazione al dettaglio di droga, aggravata da metodo e finalità mafiose e dalla disponibilità di armi.
Il canale di rifornimento della cocaina e dell’eroina su Bitonto e Palo del Colle, altro comune di influenza del clan Cipriano, sarebbe stato Di Cillo, ritenuto in affari con il clan mafioso Parisi di Bari. Ieri sera, per la serenata che precede le nozze, gli investigatori hanno acquisito video – pubblicati anche su tik tok – di una festa con fuochi d’artificio, cantante neomelodico e numerosi invitati (Ansa).
Redazione