Parcelle legali più leggere. La richiesta di una modifica dei criteri di liquidazione delle spese legali, circa l’affidamento degli incarichi e la gestione del contenzioso, arriva dall’interrogazione dei consiglieri comunali (12 febbraio 2017) di opposizione Giovanni Puggione e Rossana Rignani e destinata al Sindaco del Comune di Capurso, Francesco Crudele e al Presidente del Consiglio Comunale, Mario Costantini.
Potrebbero scendere ancora le parcelle degli avvocati nominati dal Comune di Capurso con alleggerimento delle spese di bilancio. Ne sono convinti i due consiglieri Puggione e Rignani che chiedono l’applicazione dei criteri dettati dall’art.4 del DM 55/2014 che consente l’applicazione di diminuzioni del 50% per i parametri generali e del 70% per la fase istruttoria”. A dire dei consiglieri proponenti l’istanza, contrariamente alla stessa, il Comune di Capurso, con delibera n.73 dell’8 maggio 2014, ha stabilito di riconoscere i valori medi delle tariffe disciplinate in decreto, decurtati del 30%.
Conti dunque da fare per una possibile modifica del regolamento e per un risparmio di bilancio; quanto all’affidamento degli incarichi l’avvocato Rignani ritiene possibile, in virtù di norme e sentenze, operare una duplice possibilità di affidamento:
- In conformità alle direttive 2014/24/UE e 2014/25/UE ed alla disciplina contenuta nel d.lgs 18 aprile 2016, n.50 del 2016 possono essere affidati dalle amministrazioni aggiudicatrici in via diretta, second l’intuitus personae e su base fiduciaria, e nel rispetto dei principi generali che sempre guidano l’azione amministrativa;
- mentre gli altri servizi legali, ai sensi del combinato disposto dell’allegato IX al codice degli appalti e degli art.140 e ss, devono essere affidati mediante un procedimento comparativo ad evidenza pubblica semplificato nei termini e secondo i presupposti identificati da tali ultime disposizioni, così come ha sottolineato il giudice amministrativo in una recentissima decisione ( TAR Puglia, Bari sez.II sentenza 11 dicembre 2017, n.1289), confermando la posizione del Consiglio di Stato espresso nella sentenza n.2730 del 2012
Altra questione l’operato dei professionisti: nell’interrogazione si rammenta che ” al momento del conferimento dell’incarico professionale vengano onerati di fornire un costante aggiornamento sul contenzioso in corso, mediante l’invio di tutti gli atti predisposti in favore dell’ente, quelli redatti dalle controparti, nonché dei verbali di udienza”.
Nell’interrogazione i due consiglieri ricordano che “hanno reiteratamente proposto, nel corso dei pregressi consigli comunali, di rivedere tali modalità di gestione, anche avviando un tavolo di discussione, ovvero mediante lavori nella commissione competente, ma, nonostante gli impegni assunti per le vie brevi, alcunché è stato fatto, essendosi limitato alla costituzione di un elenco aperto, non vincolante, per la rappresentanza e la difesa in giudizio dell’Ente”.
Antonio Carbonara