Gli abiti de “La traviata” saranno esposti a Casa De Nittis, dal 21 marzo al 23 giugno prossimi, nella mostra “Parigi, o Cara!”, che sarà inaugurata giovedì 21 marzo alle 18.00. Prosegue così la collaborazione tra la Fondazione Teatro Petruzzelli e l’Amministrazione comunale di Barletta, avviata in occasione della messa in scena dell’opera di Giuseppe Verdi al teatro Petruzzelli, dal 19 al 30 dicembre scorsi.
Il regista, il maestro argentino Hugo de Ana, suggestionato dall’arte pittorica di Giuseppe De Nittis, si è ispirato proprio all’artista barlettano per l’allestimento della sua Traviata, cronologicamente collocata alla fine del XIX secolo, fra il 1870 e il 1880. Gli ambienti, i salotti, le atmosfere e gli abiti, nella messa in scena di de Ana, sembrano venire fuori dai quadri di De Nittis in maniera meticolosa e fedele all’epoca ritratta negli stessi. Questo accadeva sul palcoscenico, mentre nel foyer del Petruzzelli erano esposti tre fra i più belli e suggestivi dipinti dell’artista, “Figura di Donna”, “Il Salotto della Principessa Matilde” e “Giornata d’inverno”.
A tre mesi da quelle recite e dall’esposizione nel prestigioso teatro barese, i costumi de “La traviata”, realizzati a Madrid, sono esposti a Casa De Nittis, nella pinacoteca comunale di Palazzo Della Marra a Barletta, per essere ammirati in tutto il loro sfarzo non facile da riprodurre, per la complessità del taglio sartoriale, per la sontuosità dei tessuti e per le elaborate decorazioni.
All’inaugurazione, prevista alle ore 18, saranno presenti il sindaco di Barletta Cosimo Cannito, l’assessore alla Cultura Michele Ciniero, il sovrintendente della Fondazione Teatro Petruzzelli Massimo Biscardi e la dirigente del Settore Beni e Servizi Culturali del comune di Barletta Santa Scommegna.
L’allestimento degli abiti nelle sale della pinacoteca è stato curato dall’art designer Gennaro Corcella, il quale ha introdotto nel percorso espositivo installazioni che richiamano e rimandano, a loro volta, all’allestimento teatrale, traendo spunto dal libretto dell’opera. Il percorso espositivo si apre con una installazione dedicata al salone delle feste, ove emergono elementi fortemente evocativi e suggestivi. Ci sono calici e rose rosse, simbolo di atmosfere di festa voluttuose e passionali, che si ritroveranno per tutta l’esposizione, ma anche piume di pavone, emblema di frivolezza e vanità, ma che allo stesso tempo annunciano il cambiamento che avverrà in Violetta.
Due sedie spoglie, avvolte in un drappo rosso annodato simboleggiano l’incontro e l’unione tra Alfredo e Violetta, mentre un pouf, una penna stilografica, un foglio e una rosa rossa ricordano il doloroso momento in cui Violetta scrive ad Alfredo di voler ritornare a Parigi, spinta dal padre del suo amato. Continui rimandi e citazioni intrecciano opera, arte pittorica e letteratura, essendo ispirata “La Traviata” a “La signora delle Camelie” di Alxrandre Dumas figlio, a cui De Nittis era legato da una profonda amicizia. E mentre l’intero percorso è dominato da un colore rosso vivo, alla fine una sedia di colore bordeaux spento annuncia che la vita di Violetta volge alla fine.
In occasione della inaugurazione, a cura del Quartetto d’Archi di Soundiff – Diffrazioni Sonore “Time2Quartet”, composto dai musicisti Antonio Palmiotti e Michele Saracino ai violini, Dario Cappiello alla viola e Gabriele Marzella al violoncello, saranno eseguiti brani tratti da “La traviata” e dal “Nabucco” di Giuseppe Verdi, arie di Bellini, Mozart e Bizet.
Ufficio stampa Fondazione Petruzzelli
redazione