Persone scomparse e cadaveri non identificati in Puglia, Penelope in prima linea

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Sono 47.946 le persone scomparse in Italia dal  1° gennaio 1974 al 30 giugno 2017, sulla base dei dati forniti dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza (9.033 italiani e 38.913 stranieri) di cui 12.723 maggiorenni (5.683 italiani e 7.040 stranieri), 33.802 minorenni (2.167 italiani e 31.635 stranieri) e 1.421 scomparsi di età superiore ai 65 anni (1.183 italiani e 238 stranieri).

 

Abbiamo intervistato in esclusiva il Prof. Avv. Antonio Maria La Scala, Presidente Nazionale dell’associazione Penelope Italia Onlus, da anni vicina alle famiglie e agli amici delle persone scomparse in Italia. Dati allarmanti di un fenomeno in crescita, pur con i risultati positivi dell’applicazione della legge 203 del 2012. Infatti – ricorda La Scala – c’è un 80% di persone ritrovate, anche grazie agli sforzi dell’associazione.

Alto il numero degli scomparsi stranieri, probabile il legame con il flusso migratorio sulle coste italiane e allontanamenti volontari tra le ipotesi. Restano gli italiani scomparsi nel nulla che potrebbero rientrare tre le vittime di reato, per la relazione solo 123, di cui 33 minorenni, 89 maggiorenni e 1 anziano ultra 65enne. Gli italiani sono 57 e gli stranieri 66.

A preoccupare sono i cadaveri non identificati dichiara La Scala, molti ancora negli obitori senza identità. L’esistenza di un banca dati, in attuazione della legge 85 del 2009, apre speranze per le famiglie che da anni attendono di poter confrontare il proprio DNA  con i cadaveri e i resti ritrovati. Dell’anno scorso il convegno promosso da Penelope in collaborazione con l’FBI,  oltre il 70%  dei cadaveri ritrovati negli USA hanno un nome, l’auspicio – continua – La Scala- è che si possa lavorare di più nella fase della ricerca, con la collaborazione e l’impegno di tutte le forze in campo.

In Puglia gli scomparsi sono 3.737, 59 i cadaveri non identificati, di cui 32 recuperati in mare, 1 fiume/lago, 26 altro.

Antonio Carbonara

 

 

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