“NESSUNA VIOLENZA PUÒ ESSERE ACCETTATA Le immagini del pestaggio avvenuto a Noicàttaro nei confronti di un minore da parte di un gruppo di facinorosi, lasciano sbigottiti e disgustati. Nella mattinata di ieri mi sono stati girati i file video e ho provveduto immediatamente ad allertare i Carabinieri con i quali, subito, c’è stato un proficuo confronto. Questi contributi sono stati molto utili per le ricerche atte ad individuare i responsabili dell’aggressione e saranno determinanti per l’attività che la locale stazione ha già posto in essere. Il sindaco di Rutigliano, inoltre, mi ha rassicurato sulle buone condizioni di salute del ragazzo coinvolto e questa informazione mi ha momentaneamente rincuorato. Ma l’amarezza resta. Episodi come questi scuotono la società e le istituzioni e ci costringono a fare i conti con una condizione di disagio in cui i nostri giovani vivono. Per questo vogliamo intervenire in modo incisivo, costruttivo e lungimirante, connotandoci come costruttori di coscienza piuttosto che come inquisitori o castigatori e ciò deve avvenire senza lasciare spazio alla solitudine e all’isolamento che spesso i ragazzi vivono. Non bastano i gesti simbolici o le manifestazioni di piazza temporanee che tendono unicamente a “mostrare” la presenza delle autorità o delle “organizzazioni” al fianco dei cittadini. Non basta mostrare indignazione nelle nostre strade. Occorre, invece, sentirsi CONCRETAMENTE coinvolti per edificare un impianto sociale di comunità che conferisca e restituisca alle famiglie (e non solo alle famiglie) il ruolo educativo necessario a identificare una socialità differente. In questo voglio impegnarmi e vi assicuro che non mi risparmierò (dentro e fuori le Istituzioni) finché non lo otterrò così come non mi placheró finché i responsabili di questo vile gesto non saranno puniti come la legge prevede.”.
Sono queste le parole del sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato, su quanto accaduto nel proprio paese e che vede coinvolti alcuni ragazzi del posto. Le immagini stanno facendo il giro del web, sollevando l’indignazione della gente.
Antonio Carbonara