Ieri, 18 settembre 2017, un altro evento ha arricchito il cartellone della stagione concertistica della Fondazione lirico sinfonica del Teatro Petruzzelli, si è infatti esibito il noto M° Camicia eseguendo alcune delle pagine più belle del repertorio della seconda metà Ottocentesca, musica russa raccontata attraverso le composizioni di alcuni tra i suoi musicisti più rappresentativi: Čajkovskij, Skrjabin e Musorgskij.
Il concerto ha preso inizio con alcune pagine tchaikovskiane assai note, cinque deliziosi momenti da “Le Stagioni” delle quali il pianista dà una lettura piacevolmente scorrevole come nella barcarola con il suo andamento cullante nella mesta tonalità di sol minore che, tra l’altro, fu adoperata da Fabrizio De Andrè come inserto pianistico in uno dei suoi ultimi album, Le Nuvole, ma anche con un tocco sempre luminoso e di grande sensibilità. Così pure la “Dumka” op. 59, resa in maniera molto accattivante con il suo spleen.
Il concerto segue con la “Sonata n.4” op.30 di Skrjabin e i “Cinque preludi” op.16 in cui l’interpretazione del Maestro è vigorosa e molto coinvolgente, grazie a un perfetto insieme di padronanza tecnica e ad una ricca vena di poesia e di sfumature timbriche che riesce a esprimere con estrema immediatezza la dicotomia di poesia e virtuosismo che caratterizza lo stile del compositore.
La seconda parte del concerto è dedicata a Musorgskij con l’esecuzione dei “Quadri da un’esposizione” che nella sua versione autentica per pianoforte è anche la meno conosciuta dal grande pubblico. Scritta nel 1873 questa partitura acquistò, infatti, la grande notorietà di cui gode soprattutto grazie alla trascrizione per orchestra che ne fece Maurice Ravel nel 1922. Musorgskij aveva composto la suite ispirandosi ad una mostra di opere dell’artista Hartmann, suo grande amico, così ieri sera il M° Camicia ci ha accompagnato con la sua interpretazione di notevole spessore, poiché ha messo in evidenza le numerose sfumature, che talora sfuggono nel momento in cui si ascolta il pezzo orchestrato, conducendoci ad “ascoltare” le undici opere pittoriche che il compositore scelse legandole fra loro mediante un leitmotiv, promenade, che rappresenta il musicista stesso che si sposta da un quadro all’altro.
Ringraziando ancora la Fondazione lirico sinfonica del Teatro Petruzzelli ed il M° Camicia per il suo carisma interpretativo che ci ha fatti giungere al termine dell’ascolto senza attimi di stanchezza ricordiamo il prossimo appuntamento concertistico al Teatro Petruzzelli il 27 settembre ore 20.30 musiche di Beethoven, Kodaly e Stravinskij, direttore Neuhold ed al violino Midori.
redazione