Dopo Antonio Padellaro, Luca Telese, Riccardo Iacona, Corrado Formigli, Sandro Ruotolo, Massimo Giannini e Piero Ricci, domenica 8 luglio a Trepuzzi, in provincia di Lecce, il “Premio Giornalistico Maurizio Rampino alla carriera” sarà consegnato a Marco Damilano, direttore de L’Espresso.
Nel corso della cerimonia, che si terrà dalle 20 nella piazzetta antistante la Chiesa dell’Assunta su Corso Umberto, saranno premiati anche i vincitori della dodicesima edizione del Premio giornalistico Maurizio Rampino. Quest’anno circa 30 giornalisti di testate nazionali e regionali (La7 – La Gabbia e Non è l’Arena, Rai2 – Nemo, Left, Linkiesta.it, L’Espresso, Internazionale, La stampa, Corriere.it, Il Manifesto, La Gazzetta del Mezzogiorno, Antenna Sud, TeleRama, Piazza Salento, Tgr Calabria, PaiseMiu, Grandangolo Agrigento, Il Tacco D’Italia, La voce di Nardò, Coratolive, Corriere Nazionale, Radici Future Magazine) hanno partecipato con articoli, servizi e reportage sul tema “Gli anni dello scontento e della rabbia in un Paese senza progetti e senza speranze”.
Organizzato e promosso dal Comune di Trepuzzi e dall’Associazione “Amici di Maurizio” in collaborazione con La Gazzetta del Mezzogiorno e con il patrocinio e il sostegno di Regione Puglia, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Ordine dei Giornalisti di Puglia, Coldiretti Lecce, GAL Valle Della Cupa e Unione dei Comuni del Nord Salento, il Premio ricorda la figura del giornalista prematuramente scomparso il 14 Giugno 2006, la sua indipendenza di giudizio, il suo coraggioso saper andare controcorrente e anticipare i tempi, il suo osservare quello che accadeva e saperlo riportare con puntualità e obiettività. Durante la serata interverranno Giuseppe Taurino (sindaco di Trepuzzi), Daniela Pastore (Associazione “Amici di Maurizio” e Gazzetta del Mezzogiorno), Serena Fasiello (vice presidente dell’Ordine dei giornalisti della Puglia) e la famiglia di Rampino. Damilano sarà insignito di un paniere di prodotti di Campagna Amica (alla presenza di Pantaleo Piccinno e Giuseppe Brillante, presidente e direttore di Coldiretti Lecce) e di un’opera d’arte di Egidio Marullo.
Marco Damilano, nato a Roma nel 1968, si è laureato in storia contemporanea presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza di Roma, con una tesi su televisione italiana e politica negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. In seguito ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia dell’Italia contemporanea presso l’Università degli Studi Roma Tre. Direttore de L’Espresso, partecipa alla trasmissione “Propaganda Live” su La7 ed è opinionista dei programmi politici di La7. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Eutanasia di un potere. Storia politica d’Italia da Tangentopoli alla Seconda Repubblica (Laterza, 2012); Chi ha sbagliato più forte. Le vittorie, le cadute, i duelli dall’Ulivo al Pd (Laterza, 2013); La Repubblica del selfie. Dalla meglio gioventù a Matteo Renzi (Rizzoli, 2015); Processo al nuovo (Laterza, 2017); Un atomo di verità. Il caso Moro e la fine della politica in Italia (Feltrinelli 2018). Ha curato Missione incompiuta. Intervista su politica e democrazia di Romano Prodi (Laterza, 2015).
“Gli anni dello scontento e della rabbia in un Paese senza progetti e senza speranze: è stato questo il tema della dodicesima edizione del Premio giornalistico nazionale intitolato a “Maurizio Rampino”, tema nel quale le parole scontento, rabbia, progetti e speranze rinviano senza mediazioni alle logiche del presente, alle dinamiche che sottendono l’attuale condizione del nostro Paese. Nella rabbia e nello scontento, così come nell’assenza di progetti e di speranze, si radicano quei movimenti di pensiero, politici e culturali che possono mettere in crisi non soltanto l’immagine dell’Italia come Paese aperto, progressista, europeista e dinamico, ma anche il suo assetto democratico e le sue strutture portanti. È allora essenziale chiarire lo status quo e comprendere cosa c’è al fondo di questo processo di diffuso sentimento di delusione e disillusione. In un paese libero e democratico, sono i giornalisti e gli intellettuali le sentinelle che possono aiutarci a cogliere in modo consapevole e articolato ciò che si muove nella nostra complessa società, e a loro ci siamo rivolti, anche quest’anno, con il Premio “Maurizio Rampino”. Ringraziando i tanti giornalisti che hanno preso parte al Premio, invitiamo tutti a partecipare alla serata di premiazione dei vincitori, che si svolgerà domenica 8 luglio, alle ore 20.00, in piazza SS. Assunta, durante la quale verrà conferito il premio alla carriera a Marco Damilano, firma autorevole e volto noto del panorama giornalistico e culturale italiano”, sottolineano Giuseppe Taurino, sindaco di Trepuzzi, e Giacomo Fronzi, consigliere delegato alle Politiche culturali di Trepuzzi.
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redazione