Presunta evasione milionaria annullata dal Tribunale di Bari

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Si è conclusa con una assoluzione  perchè il fatto non sussiste la vicenda della Petrolifera srl,  rappresentata legalmente dall’avv. Antonio Maria La Scala, posta sotto controllo e verifica negli atti contabili nel marzo del 2015 dalla Guardia di Finanza. Quest’ultima segnalava il mancato versamento delle imposte dovute (anni 2009/2010/2011/2012)  e per un ammontare di oltre 2 milioni e 700 mila euro.

Nella sentenza del 20 gennaio 2020 del  tribunale di Bari, II sezione penale, le motivazioni.

Citando una sentenza della Corte di Cassazione del 16/07/2018, il Tribunale nella persona del Giudice ha ricordato che ai fini della configurabilità dei reati in materia di Iva, la determinazione della base imponibile, e della relativa imposta evasa, deve avvenire solo sulla base dei costi effettivamente documentati . La legale rappresentante della Petrolifera Srl si riservava al cospetto dei finanzieri nel 2015 di fornire in seguito la documentazione relativa alle imposte, senza mai negare l’effettiva esistenza della stessa e relativa gli anni 2009/2010/2011/2012/. In seguito, infatti, venivano fornite copie fotostatiche  delle fatture di acquisto e vendita.

Pertanto – prosegue in sentenza il giudice – dall’Iva delle fatture emesse e l’Iva delle fatture ricevute (costituenti costi documentali), in nessuna delle annualità considerate si supera la soglia di punibilità prevista dall’art. 5 d.l.vo n.74 del 2000. visto l’art. 530 cpp. assolve l’imputato”.

Antonio Carbonara

 

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