Il pm della procura di Taranto Mariano Buccoliero ha firmato l’avviso di chiusura delle indagini nei confronti di sei persone accusate di false dichiarazioni (e in un caso di calunnia) nell’ambito dell’inchiesta e del successivo processo per il presunto disastro ambientale causato dall’ex Ilva negli anni della gestione dei Riva, chiamato ‘Ambiente svenduto’. Si tratta dell’ex consulente della Procura, Vito Balice; dell’ex arcivescovo di Taranto Benigno Luigi Papa; di due ex dirigenti del Siderurgico, della dipendente di una stazione di servizio e di un giornalista. A Balice si contestano dichiarazioni contraddittorie e cambi di versione in merito alla sorgente delle emissioni di polveri su cui indagava la Procura. L’ex arcivescovo Benigno Papa è ritenuto inattendibile per la versione fornita a proposito della donazione di 10mila euro fatta dall’allora dirigente delle relazioni industriali Girolamo Archinà (condannato a 21 anni) nel 2010 e che, per i magistrati, era invece una mazzetta versata a un altro ex consulente della Procura, Lorenzo Liberti, a sua volta condannato a 15 anni e 6 mesi. (ANSA).
redazione