PROVA D’ORCHESTRA PER IL CONSERVATORIO PICCINNI – Martedì 21 novembre all’Auditorium Nino Rota con i giovani studenti dell’istituto diretti da Teresa Laera

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Concerto aperto al pubblico martedì 21 novembre: ore 20, ingresso libero

Conservatorio Piccini, «prova d’orchestra»

per sessanta studenti all’Auditorium Rota

Di scena gli iscritti ai corsi propedeutici diretti da Teresa Laera

Prova d’orchestra per sessanta studenti (dai dodici anni in su) del Conservatorio Piccinni di Bari, dove s’impara presto a far musica d’insieme e a confrontarsi col pubblico, proprio come nelle grandi filarmoniche. Accade martedì 21 novembre, alle ore 20, nell’Auditorium Nino Rota con il progetto Laboratorio Orchestra Giovanile del Conservatorio Piccinni nell’ambito del tirocinio pre-accademico dell’istituto barese di alta formazione musicale rivolto prevalentemente agli allievi dei corsi propedeutici.

«Il lavoro di preparazione per questo concerto è stato affrontato attraverso uno studio puntuale e dettagliato di note, ritmo e intonazione», spiega la coordinatrice del progetto Teresa Laera, che dirigerà l’Orchestra Giovanile del Conservatorio Piccinni in un programma di musiche di Mozart, Beethoven, Elgar e Brahms (l’ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti).

«Lo studio è stato applicato e contestualizzato nell’ampio respiro del fraseggio musicale attraverso l’approfondimento della metrica e della retorica musicale», prosegue la docente dell’istituto barese, che con gli allievi ha analizzato le partiture affrontando dinamiche, agogica e articolazioni per arrivare ad un’esecuzione il più vicino possibile alle intenzioni degli autori dell’impaginato. Il pubblico ascolterà la «Sinfonia n. 26» di Wolfgang Amadeus Mozart seguita dall’ouverture «Coriolano» di Ludwig van Beethoven. Nella seconda parte del concerto sono previsti i «Tre pezzi caratteristici op. 10» e il «Sursum Corda. Elevation op. 11» di Edward William Elgar prima del gran finale nel segno di Johannes Brahms con l’infuocata «Danza ungherese n. 5».

«Gli studenti – racconta ancora Teresa Laera – hanno progressivamente associato le conoscenze acquisite alla gestualità del direttore d’orchestra, fase di approfondimento realizzata tramite l’esecuzione di esercizi mirati a coordinare cenno tecnico e suono corrispondente». Insomma, tutti i passi che quotidianamente compiono i professori di un’orchestra sinfonica, nella quale fondamentale risultano l’affiatamento e le dinamiche di gruppo, sulle quale si è a lungo lavorato affinché ognuno dei componenti acquisisse consapevolezza dell’importanza del proprio ruolo e delle regole da rispettare, dal recarsi in anticipo alle prove per dedicarsi all’accordature al rispetto del compagno di leggio sino all’organizzazione meticolosa delle parte per favorire una sicura e serena esecuzione.

Redazione

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