Puglia e la realtà virtuale: il futuro è già qui

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Sono anni di grande fermento tecnologico quelli che sta vivendo la Puglia. Tra i territori italiani più attenti all’innovazione, quello compreso tra le province di Foggia e Lecce si sta trasformando in un laboratorio per una tecnologia in particolare: la realtà virtuale.

 

 

Una delle iniziative più interessanti è arrivata proprio nel mese di settembre nel settore della promozione turistica. Grazie all’innovativa idea di due start up pugliesi, MoreView e Cozinha Nomade, è nato il format “Food Reality Puglia”, una piattaforma di attivazione sensoriale grazie alla quale i partecipanti muniti di un visore di realtà virtuale si immergono in video girati nei luoghi più suggestivi della Regione, ascoltano le “voci” delle strade e dei paesini e sentono il profumo dei piatti che andranno a degustare in un secondo momento.

Un progetto estremamente innovativo che verrà portato anche in Argentina per un tour di eventi promossi e sostenuti dall’Associazione Molfettesi nel Mondo e finanziati grazie a un bando di Pugliapromozione.

D’altronde la realtà virtuale è ormai entrata in moltissimi campi. Dall’intrattenimento, dove grandi nomi come PokerStars, Bethesda e Twisted Pixel hanno lanciato i propri ambienti VR o veri e propri giochi esclusivi, passando per la promozione turistica, come abbiamo appena visto, fino ad arrivare alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico.

Anche in questo settore la Regione si sta mostrando all’avanguardia. Il Museo archeologico e quello della Torre Angioina Di Bitonto hanno recentemente allestito vere e proprie installazioni virtuali per consentire agli ospiti delle strutture di esplorare luoghi e realtà vecchie di migliaia di anni semplicemente attraverso un visore. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Thesis S.r.l., una delle aziende leader nella creazione di tour virtuali e ha riscosso un incredibile successo di pubblico. Lo stesso successo registrato nel Parco archeologico dell’antica città messapa di Egnazia che due estati fa ha accolto un’installazione nella quale realtà virtuale e realtà aumentata si integravano in modo tale da permettere ai visitatori un’esperienza immersiva lungo le vie del centro antico della città. Per ripercorrere rivivere l’atmosfera originaria del luogo era sufficiente scaricare l’applicazione sul proprio smartphone e in pochi secondi i fortunati spettatori venivano catapultati nel magico mondo della civiltà dei Messapi. Il tour attraverso le immagini viene ripensato e diventa uno storytelling visivo, narrazione digitale che mette al centro della scena l’ospite come partecipante di una storia che può finalmente vivere in maniera diretta.

Non mancano applicazioni incoraggianti anche nel mondo della medicina. Due anni fa quattro ragazzi pugliesi hanno creato HoloTeach, prima piattaforma al mondo in grado di portare la realtà virtuale e aumentata in tempo reale nella chirurgia. Nata con l’obiettivo di creare un sistema di e-learning per gli studenti e i laureandi in medicina, HoloTeach ha rappresentato il primo tentativo di applicare le Microsoft HoloLens in una sala operatoria.

A crearla un gruppo che vede come CEO Nicola Marino, studente 24enne e dottore in tecniche ortopediche. Un progetto talmente convincente che ha spinto il Royal London Hospital nella persona di Shafi Ahmed (primo medico al mondo a effettuare un intervento chirurgico con il supporto di sistemi di realtà virtuale) a voler partecipare allo sviluppo e al miglioramento dello strumento. Intanto, HoloTeach è già stata testata con successo per un intervento di chirurgia plastica addominale.

Lo scorso febbraio, infine, è stato inaugurato a Barletta Portal Vr, il primo centro in Italia in cui è possibile sperimentare gli effetti della realtà virtuale nel gaming. Un luogo ideato da 3 giovani pugliesi, Alessandro Martire, Carmine Gissi e Michele Capacchione, appassionati di informatica e nuove tecnologie, che dopo alcuni mesi formativi all’estero hanno deciso di portare con successo anche nel nostro Paese un centro ludico all’avanguardia come ce ne sono già venti sparsi in tutto il mondo. Lo spazio è grande due metri quadrati e permette a chi vi entra di partecipare a sfide e avventure di gruppo. Basta indossare il visore e il più è fatto. Prossimo step quello di creare un gioco che permetterà sfide 4 vs 4 e l’ingresso ufficiale nel mondo degli e-sports.

Michele Traversa

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