Puglia, Ordinanza Regionale sull’emergenza Covid: “Soddisfare il bisogno di salute in Puglia” – Nota congiunta di SIMET, SMI, SNAMI, Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN della Puglia

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Bari 11 dic.-< Si è svolta la conferenza stampa di SIMET, SMI, SNAMI, Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN della Puglia, organizzazioni sindacali dei medici con il 40% della rappresentanza  della categoria medica, sull’ordinanza regionale a riguardo delle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da virus Covid 19>, così una nota congiunta  dell’Intersindacale medica su quanto detto alla conferenza stampa.

<La  recente ordinanza regionale  prevede alcune indicazioni per i professionisti della   medicina generale, della continuità assistenziale,  della pediatria di libera  che sono già messe in atto da tutti i medici, non comprendendo  bene  quale siano le novità!>

<Ribadiamo, inoltre,   che il 96 % dei malati covid siano già in cura presso i medici di medicina generale, mentre solo il 4% dei malati sono presi in carica dagli ospedali>. 

<Le USCA, invece, che ricordiamo sono state istituite a marzo scorso con decreto ministeriale e, che  dovevano essere operative dopo dieci giorni, in Puglia, dopo  nove mesi, non sono partire  in modo uniforme su tutto il territorio>.

<Ci aspettavamo, dall’ordinanza,  continua la nota, che tra le figure mediche del territorio, i medici di famiglia, di continuità assistenza, i medici  del 118, le  stesse  USCA  si creasse un maggior coordinamento per contrastare il covid 19; tale condizione non la riscontriamo  ancora!>.

<Per eseguire i tamponi rapidi, inoltre, vorremmo che  direttori delle ASL si attivassero per individuare le strutture nelle quali poterli effettuare, assicurando l’idoneità dei locali, garantendo ai medici i dispositivi individuali di protezione e le coperture assicurative  per svolgere le attività mediche in questo ambito>.

< Ci aspettavamo dall’altro canto, anche delle risposte, che non ci sono, sulla campagna vaccinale antinfluenzale che è in fronte ritardo nella regione  rispetto all’anno scorso.

Infine, chiediamo che venga valorizzato di più  il distretto sanitario dove  agiscono insieme le varie figure mediche, così come ci attendiamo  che venga   ripristinata la medicina scolastica come elemento fondamentale della politica sanitaria> conclude la nota.

Redazione

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