Continua lo scontro tra il presidente della Regione, Michele Emiliano, e i sindacati della scuola. Dopo l’incontro infruttuoso di ieri pomeriggio, è giunta oggi prima la nota della Regione che anticipa una nuova ordinanza sulla scuola, poi la decisione del TAR, che ha annullato l’ordinanza precedente, quella con cui si obbligavano le scuole di ogni ordine e grado alla didattica a distanza, con l’esclusione degli alunni bes.
I sindacati lamentano di non essere stati interpellati dal presidente e appoggiano la richiesta delle famiglie di riaprire in presenza le scuole del primo ciclo, come prevede l’ultimo dpcm. Ma non tutti all’interno dei sindacati sposano questa linea; molti iscritti, soprattutto docenti, lamentano la scarsa attenzione alla sicurezza dei lavoratori della scuola, ritenendo il protocollo per la riapertura inefficace, come dimostrano i numerosi contagi tra alunni, docenti e personale ATA, senza considerare le centinaia di classi in quarantena. È vero che non è provato che i contagi siano avvenuti all’interno delle scuole, ma è innegabile che l’impossibilità di garantire la distanza in aule spesso sovraffollate non può che essere un amplificatore dei contagi. Gli iscritti chiedono che le organizzazioni sindacali diano voce alle loro preoccupazioni invece di inseguire le necessità delle famiglie, molti minacciano di non rinnovare le iscrizioni e alcuni rsu di rimettere il mandato.
Intanto, nessuno sa cosa accadrà la prossima settimana, un’incertezza che rende impossibile una pianificazione attenta e che aumenta la frustrazione del personale tutto.
Antonio Carbonara