Questa mattina la presentazione del docufilm e visita virtuale in 3D
“Continua questo percorso avviato da tempo ormai, di approfondimento del rapporto tra la storia della Puglia e l’importante contributo della civiltà ebraica, soprattutto qui nel Salento”.
Così il capo di gabinetto del presidente della Regione Puglia, Claudio Stefanazzi, intervenendo questa mattina presso il Museo Ebraico di Lecce all’evento “Frammenti di storia per la ricostruzione del quartiere ebraico di Lecce” patrocinato da Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce e Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane).
Nel corso della mattinata è stata presentata la piattaforma per la visita virtuale in 3D dei luoghi legati alla cultura ebraica nel Salento ed è stato proiettato docufilm che presenta i primi risultati di uno studio ricostruttivo del quartiere ebraico di Lecce, realizzati nell’ambito del progetto regionale “Misure di promozione del welfare aziendale e di nuove forme di organizzazione del lavoro Family Friendly”.
“Uno dei motivi – ha proseguito Stefanazzi – per cui la Puglia risulta in questi anni così attrattiva è legato certamente al fatto che chi visita la nostra regione ne riconosce una identità abbastanza complessa ma molto ben definita, frutto di un intreccio di culture, tradizioni e religioni. La Regione Puglia non smetterà di sostenere queste iniziative che hanno il grande merito di generare bellezza. Una bellezza culturale, storica, antropologica che noi abbiamo il dovere di accrescere e di difendere dalla cultura dominante dell’omologazione, che tende a disconoscere le diversità, che per noi hanno da sempre rappresentato un valore aggiunto”.
Il docufilm, prodotto da Technè Sas, punta a esprimere la vivacità della ricerca costante condotta dal Museo Ebraico di Lecce, in collaborazione con specialisti nelle diverse discipline, per recuperare una storia parzialmente sconosciuta, ma anche per riflettere sulle trasformazioni urbanistiche e sociali di Lecce tra Medioevo ed Età moderna. Una ricerca finalizzata alla restituzione di un patrimonio di conoscenze ancora da esplorare, per comprendere pienamente la multiculturalità della società del Salento medievale. Inoltre, grazie all’uso delle tecnologie emergenti, alla rilettura delle fonti archivistiche e ad uno studio delle murature dell’attuale Palazzo Personè, è stato possibile rappresentare virtualmente l’antica sinagoga e immaginare la fisionomia del quartiere ebraico tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo.
“L’aiuto che ci sta fornendo la tecnologia e il mondo virtuale – ha dichiarato Michelangelo Margiotta, direttore amministrativo del Museo – permette ai tanti fruitori di conoscere la Giudecca e la Sinagoga per come erano realmente. Una ricostruzione che rappresenta una vera opportunità per tutti quegli studenti che vorranno conoscere un pezzo importante della storia di Lecce e del Salento.”
redazione