Scrivere storie insieme al pubblico dei social network ai tempi del Cpvid-19: l’idea del regista e attore pugliese Michele Cuonzo Raccontare storie prendendo spunto dai pensieri di un pubblico ‘virtuale’ è la risposta del regista e attore pugliese Michele Cuonzo alla chiusura delle attività teatrali. Da quando i sipari hanno smesso di aprirsi, numerosi spettacoli sono stati annullati o posticipati. Ma questo non significa che chi nella propria vita scrive testi teatrali non possa continuare a farlo anche da casa. Se in condizioni di normalità ad ispirare un autore nella scelta di un soggetto è il mondo che lo circonda, ai tempi della quarantena a farlo sarà il mondo dei social network. <>. E’ quanto si leggeva in un post apparso, qualche giorno fa sul profilo facebook di Michele Cuonzo che ha voluto coinvolgere i suoi follower nella stesura di nuovi racconti. Un esperimento ben riuscito a giudicare dalle quattro storie nate dalla penna Cuonzo nel giro di una settimana circa. <> spiega l’artefice dell’iniziativa. Una sfida lanciata al pubblico dei social e ben accolta, in particolar modo, da chi con i propri incipit ha fornito la giusta ispirazione al regista pugliese. “E allora iniziò a prenderlo come un gioco…”, “Era immobile davanti al mare, non smetteva di guardarlo, di sentirne il suono e l’odore, sarebbe rimasta lì per sempre ma…”, “E da quel giorno capì che poteva bastare a sè stessa…e fu una liberazione…”, “Alcuni bambini spensierati correvano allegramente in un parco e…”. Da questi primi apparsi sulla sua bacheca ‘virtuale’, Cuonzo ha dato vita, dunque, a quattro racconti, pubblicati sul suo profilo facebook ( https://www.facebook.com/mcuonzo). Una raccolta che potrà crescere di giorno in giorno grazie alla partecipazione di chi vorrà sentirsi co-autore di una storia nata ai tempi del Coronavirus. Prender parte a quest’avventura letteraria è semplicissimo: basterà richiedere l’amicizia a Michele Cuonzo, scrivere un messaggio sulla bacheca del suo profilo o un commento al post, contenente una frase. In un periodo in cui spostarsi fisicamente è quasi proibito, viaggiare con la mente è consentito certamente dalla scrittura.
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Redazione